Vi scrivo come cittadino e presidente del Consiglio di Istituto, profondamente preoccupato per una situazione che non può più essere tollerata. Da oltre un mese, ogni giorno alle ore 11, nel plesso scolastico “Evelina Cundari Istituto Comprensivo Via Roma Spirito Santo" si verifica una puntuale mancanza d’acqua. Una condizione che lascia i bambini dell’asilo senza acqua corrente, con evidenti e gravi carenze igienico-sanitarie.

La causa è nota: le pompe che alimentano la cisterna della scuola sono rotte e, quando l’acqua viene sospesa, la struttura rimane completamente a secco. La scuola ha più volte segnalato il problema al Comune, ricevendo come risposta che “i pezzi di ricambio sono stati ordinati” — una risposta che risale ormai a oltre un mese fa. Come Consiglio di Istituto, insieme agli altri membri, abbiamo scritto alla Procura e alla Pretura di Cosenza, chiedendo un intervento immediato. Perché non è accettabile che nel 2025, in una città che ambisce a definirsi “4.0”, i bambini vengano lasciati senza acqua e le scuole senza ascolto.

È dalla scuola che dovrebbe partire il cambiamento per costruire una società migliore, ma troppo spesso le istituzioni appaiono sorde e assenti. I problemi vengono rimandati, minimizzati, e quando si riesce a ottenere un intervento, lo si percepisce quasi come un favore. La scuola ha bisogno di decoro, attenzione e rispetto, non di promesse disattese. Spero che questa mia lettera possa contribuire a sensibilizzare chi ha responsabilità istituzionali, perché smetta di giustificarsi con la mancanza di La scuola è il nostro futuro. Sono i nostri figli.
*Antonio Crispino, membro del Consiglio d’Istituto