Una mattinata di forte disagio ha investito via Roma tutta l’area di Cosenza a seguito di una interruzione improvvisa dell’erogazione idrica, disposta da Sorical per emergenza, che ha lasciato senz’acqua diversi quartieri della città.

Tra le strutture coinvolte anche la scuola primaria “Plastina-Pizzuti” di via Roma, che intorno alle 11 ha inviato una comunicazione alle famiglie segnalando l’assenza di acqua e l’impossibilità di garantire le condizioni igienico-sanitarie minime.

Di fronte alla situazione, la direzione scolastica ha invitato i genitori a recarsi a scuola per riprendere i figli, determinando nel giro di pochi minuti una corsa generalizzata verso l’istituto.

Genitori in strada e traffico paralizzato

Il risultato è stato un vero e proprio caos urbano. Decine di genitori hanno lasciato in fretta il posto di lavoro per raggiungere la scuola, concentrandosi tutti nello stesso arco temporale su una delle arterie più congestionate della città.

Via Roma si è rapidamente trasformata in un imbuto, con file chilometriche, traffico completamente bloccato e forti rallentamenti che si sono propagati anche alle strade limitrofe.

Alle 13.10, la situazione era ancora critica, come documentato dal consigliere comunale di minoranza Michelangelo Spataro, che ha affidato a una dura nota il suo attacco all’amministrazione.

«Oggi alle 13.10 – scrive Spataro – la fila su via Roma parte dalle Poste nuove. Complimenti veramente all’amministrazione comunale Cosenza 2050 + IVA per aver fatto un dispetto ai cittadini di Cosenza con l’eliminazione della piazza davanti la scuola di via Roma, dove era prevista una mobilità dolce, ovvero senza ostacoli”.

Il consigliere collega l’emergenza odierna a scelte urbanistiche che, a suo giudizio, hanno aggravato le criticità: “Oggi si sono aggiunti ulteriori disagi per le famiglie a causa della mancanza di acqua alle scuole elementari sulla stessa arteria, che hanno costretto la scuola a determinarsi con la chiusura anticipata. Disagi per le famiglie che hanno dovuto lasciare il posto di lavoro per riprendersi anticipatamente i propri figli”.