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«Da ragazzo andavo al cimitero a trovare mia madre, accarezzavo il suo nome inciso sulla lapide, iniziavo a piangere e smettevo soltanto dopo aver versato l’ultima lacrima». Parte da un’esperienza personale dolorosa, Giacomo Mancini, per denunciare il diritto alla sepoltura negato a decine di defunti presso il cimitero di Colle Mussano a Cosenza.
Lo scorso novembre un articolo di Cosenza Channel aveva documentato la drammatica situazione rappresentata dalla mancata sepoltura di una sessantina di bare. In quell’occasione, il cappellano don Pierino Vaccari, attraverso la nostra testata, aveva lanciato un accorato appello all’amministrazione comunale bruzia, affinché mettesse fine a quello «spettacolo indecoroso».
Autunno, inverno, primavera, estate: i mesi sono trascorsi inutilmente. Il nostro articolo non ha lasciato indifferente Giacomo Mancini che, dopo aver contattato il cappellano don Pierino Vaccari, è salito a Colle Mussano, deciso a fare una pubblica denuncia. «A Cosenza non c’è pace neanche per i morti. I nostri defunti devono aspettare settimane, anche mesi, per avere una sepoltura degna e giusta. Le bare vengono ammassate in uno stanzone, in attesa di un loculo o di una tomba. Al dolore dei parenti, si aggiungono sentimenti di rabbia, delusione e impotenza. Da che mondo e mondo, ognuno desidera piangere chi non c’è più, ma oggi a Cosenza tutto ciò è negato». Inizia così il video che Giacomo Mancini ha registrato nel cimitero di Colle Mussano e poi pubblicato sulla propria pagina facebook.

«Quando ci lascia una persona cara, ci consola sapere almeno che riposa in un luogo decoroso. Un sentimento che accomuna tutti, credenti e laici. Il semplice gesto di portare un fiore sulla tomba e di raccoglierci in preghiera è fonte di sollievo. Purtroppo, a Cosenza, questa umana pietà non è garantita».
Dopo aver evidenziato la presenza di decine di bare ammassate per assenza di loculi, Giacomo Mancini va oltre: «Entri nel cimitero di Cosenza e trovi scale dissestate, fontane senz’acqua, spazzatura che fuoriesce dai bidoni. In giro si nota la presenza di materiale di risulta proveniente dalle tombe esumate, e vecchie lapidi con le fotografie ancora attaccate, disseminate lungo i viali. La strada davanti all’ingresso principale del camposanto è franata da tempo. Una comunità che ambisce a guardare al futuro – conclude Giacomo Mancini nel video pubblicato su facebook – deve essere in grado di custodire la memoria di chi non c’è più».
Palazzo dei Bruzi dispone l’estumulazione straordinaria
Finalmente il Comune di Cosenza ha deciso di affrontare l’emergenza. Le altissime temperature registrate in città nelle ultime settimane pongono una questione di igiene e sanità pubblica, oltre che di umana pietà nei confronti dei defunti. L’ordinanza sindacale firmata lo scorso otto luglio prevede la “rotazione” dei loculi assegnati agli aventi diritto alla scadenza dei termini delle concessioni quinquennali.
Nello specifico, è prevista l’estumulazione straordinaria dei feretri posti nel secondo e nel terzo campo provvisori “Gruppo degli Angeli” risalenti al decennio 1970/1980, già deposti negli originari loculi per oltre quarant’anni e inumati nel secondo semestre del 2020 e nel 2021. È servito molto tempo, ma lo «spettacolo indecoroso» di cui parlava don Pierino Vaccari e portato all’attenzione della pubblica opinione da Cosenza Channel presto sarà soltanto un lontano ricordo. Almeno, fino alla prossima emergenza.