L’otto settembre prossimo si festeggia la natività della Madonna. Una copia dell’icona della Vergine sarà portata in pellegrinaggio nelle frazioni della città
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La festa di settembre della Madonna del Pilerio, risale al prodigio compiuto dalla sacra icona della Vergine per fermare l’epidemia della peste nel 1576, tra poco si celebreranno i 450 anni. Secondo la tradizione un devoto si fermò a pregare davanti al quadro esposto nel Duomo, notando la comparsa di un bubbone sul volto di Maria e da quel momento il devastante flagello cessò di mietere vittime nella valle del Crati.
Ma Cosenza festeggia l’8 settembre la natività della Madonna, anche per l’influenza esercitata dalla Chiesa Orientale soprattutto nei centri dell’Italia Meridionale. Si tratta di un rito di devozione popolare già radicato nella Costantinopoli del VI secolo dopo Cristo, inserito nel mese di settembre in un periodo scandito dalla fine del raccolto e dal corrispondente inizio di un nuovo ciclo dell’agricoltura e quindi dalla ripartenza, dalla rinascita intesa pure come spirituale.
«Oggi – spiega il rettore della cattedrale di Cosenza don Luca Perri – l’antica festa dell’8 settembre simboleggia anche la ripresa della quotidianità dopo il senso dispersivo dell’estate. E la via della quotidianità - precisa il religioso - è quella nella quale ci costruiamo come credenti, ci edifichiamo come Chiesa». Dalla odierna giornata inaugurale del Settenario, ogni giorno dalle ore 8 alle ore 18 sarà officiata la Santa Messa. Tra gli appuntamenti più significativi anche il pellegrinaggio della copia dell’icona della Vergine, promosso nelle frazioni della Diocesi.
In particolare il 4 settembre alle ore 21, questo cammino religioso sarà dedicato ai giovani nell’ambito dell’iniziativa “Chiamiamoci Speranza” organizzato dai frati minori cappuccini. Inoltre, sempre il 4 settembre, si terrà la celebrazione dell’Arcivescovo Giovanni Checchinato nel corso della quale si svolgerà il rito dell’istituzione di nuovi lettori.
Per la prima volta il ministero liturgico, per volontà di Papa Francesco, sarà conferito anche alle donne: «Non è una questione di quote rosa - sottolinea ancora don Luca Perri - Il compianto Pontefice ci ha voluto giustamente ricordare che tale funzione si fonda non su una dignità personale ma sulla dignità del battesimo. Alla vigilia della celebrazione della natività - ricorda il sacerdote - la sera del 7 settembre alle ore 19 si svolgerà una fiaccolata nel centro storico.
La fede - conclude il rettore della cattedrale - non è mai arrivata a compimento in ciascuno di noi ed ogni occasione, soprattutto le feste cristiane, nascono proprio come rinnovo del dono della fede, per rinsaldare i vincoli con Cristo, soprattutto in questo anno giubilare. Maria ci aiuta a guardare il tema della speranza cristiana non come ad una utopia ma come a un dono che insieme alla fede ci è stato fatto nel Battesimo».