Neanche il tempo di smaltire la sbornia della tre giorni di Coldiretti, che è già tempo di allestire l’evento più atteso dagli amanti di terracotte, ninnoli, sgabelli afro, piatti in ceramica e cavallini di caciocavallo. In attesa di sapere quale sarà la hit più suonata tra un kebab e un arancino, la fiera di san Giuseppe si riappropria della sua collocazione temporale classica, marzo. Lo scorso anno l’appuntamento, il primo dopo le chiusure dovute al Covid, era scivolato nella seconda metà di aprile, battezzato da qualche goccia di pioggia. Ad inaugurare quei giorni della fiera, oscurati dalla guerra in Ucraina appena scoppiata, era stato il primo violino dell’orchestra di Kiev, Olga Mykhailiuk che aveva lanciato un messaggio di pace mentre le bombe cadevano sui territori occupati.

Scuole chiuse in città

Quest’anno l’ouverture sarà all’insegna della sobrietà, perché le casse del Comune non permetteranno grossi eventi. Il dirigente del settore delle Attività Produttive, Francesco Giovinazzo, promette però che qualcosa, nei limiti delle possibilità finanziarie del municipio, potrebbe venir fuori nella riunione di domani al Comune. Di certo il sindaco Franz Caruso è pronto a firmare l’ordinanza di chiusura delle scuole da giovedì 16 a sabato 18.

Le novità sul percorso

Il percorso della fiera di San Giuseppe 2023, ricalcherà, grosso modo, quello dell’anno scorso. Il viale Parco resterà fuori dai giochi, per i lavori ancora in corso, e il serpentone degli stand di snoderà dai campetti di calcio del Marca e Pro Cosenza adiacenti al carcere, su via Pio La Torre, lungo il tratto del viale Mancini fino alla sopraelevata e al Liceo Scientifico Scorza. Il secondo segmento prenderà tutta Piazza Matteotti e i Due Fiumi, un tratto di via Popilia alle spalle dei due Fiumi e via Baarlam di Calabria. La novità di quest’anno è rappresentata dal settore delle piante che sarà collocato nella Villa nuova. «Verde con verde» spiega il dirigente. «Avremmo voluto collocare le associazioni di volontariato in piazza dei Bruzi – dice – ma dobbiamo valutare le tempistiche di dismissione degli spazi occupati dall’evento di Coldiretti. Insomma è ancora tutto work in progress».

Più stand, procedure informatizzate e la proroga

Il dirigente assicura un maggior numero di stand rispetto allo scorso anno in cui i tempi ristretti non avevano permesso di allargare la platea degli ambulanti oltre un certo limite. «Grazie all’impegno del settore, siamo riusciti ad automatizzare tutto, niente più carta, che è obsoleta. L’intera fase di gestione è stata affidata alla tecnologica telematica. I pagamenti sono stati semplificati attraverso lo strumento del Pago PA che consente rapidità e trasparenza». I primi attriti con i venditori sembrano ormai alle spalle. «Noi siamo andati incontro alle loro esigenze perché abbiamo a cuore questo evento. Ho prorogato la scadenza per i pagamenti fino a domani proprio per permettere a tutti – che sono stati informati su ogni step individualmente via email, senza contare le pubblicazioni sul sito del Comune – di poter effettuare i versamenti. Questo ci ha permesso di sapere subito la copertura su cui potevamo contare per assicurare servizi igienici, una Guardia medica sempre attiva e la realizzazione dei piani Safe&Security, disposti dal Prefetto. Vogliamo che la città possa godere della fiera con serenità». Il taglio del nastro è previsto per giovedì 16 marzo e domenica 19, festa del papà, si chiuderà in bellezza.