«Una critica è sempre bene accetta, specie quando si parla di un servizio essenziale come quello idrico. Quando però si sconfina nella polemica senza mostrare la necessaria cognizione di causa, si crea solo disinformazione e allarmismo ingiustificato nella popolazione» così in una nota il consigliere delegato del comune di Cosenza Francesco Alimena.

«Si comprende e si apprezza la preoccupazione de La Base per il servizio idrico, soprattutto, a seguito dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto il Rione Massa, rimasto senza il bene più prezioso di questi tempi in città. Si apprezza, soprattutto, la passione con cui La Base affronta il tema, essenziale per la cittadinanza tutta. Si apprezza meno quando si crea un collegamento indebito tra due situazioni che non hanno relazione tra loro.

Ma si vuole sperare che l’emergenza verificatasi al Rione Massa abbia fuorviato anche i cittadini più attenti della nostra comunità. Cittadini che hanno esaminato il “Documento di programmazione dell’intervento” (DIP) dell’intervento del CIS “Cosenza-Centro storico” denominato “Sottoservizi”, inviato al Ministero della Cultura in calcio d’angolo, nel gennaio del 2022, dopo aver ottenuto, non appena insediata questa Amministrazione, una proroga di appena un mese, pena il definanziamento dei famosi 90 Milioni del CIS.

Non avendo esaminato gli stessi i successivi livelli progettuali dell’intervento (PFTE, Progetto definitivo e Progetto esecutivo), sono stati tratti in inganno dai desiderata di questa amministrazione, contenuti nel documento di indirizzo alla progettazione, ma soprattutto dall’importo dei lavori finanziati pari ad euro 5.881.305,80, che sembrano tanti, ma, per una situazione come quella di Cosenza Vecchia, non lo sono affatto.

Prima di fare della dietrologia, considerate anche le “buone relazioni” che, presumo, intercorrono tra chi scrive e La Base, basterebbe chiedere informazioni e dati per evitare imbarazzo e disinformazione.

A beneficio di chi legge, quanto previsto nel DIP inviato al Ministero della Cultura in fase preliminare partiva dalla volontà di intervenire indifferentemente su tutti i sottoservizi (rete acquedotto, rete acque bianche, rete acque nere). I successivi livelli progettuali (PFTE, Progetto definitivo e Progetto esecutivo) sono stati redatti a seguito di accurate indagini relative allo stato di fatto delle reti di Cosenza Vecchia, da cui sono emerse criticità tali che hanno costretto a stabilire delle priorità in ordine alle risorse finanziarie disponibili con il finanziamento CIS.

Considerata l’inesistenza di una rete di raccolta delle acque bianche e la necessità di risolvere l’annosa questione dei costanti allagamenti a seguito di piogge, si è scelto di intervenire su ciò che si è valutato più urgente, vale a dire creare una rete di raccolta delle acque bianche, ove possibile separata da quella di raccolta delle acque nere, riducendo o cercando di risolvere il fenomeno delle cascate d’acqua dai vicoli di Colle Pancrazio.

Tornando a quanto sollevato sulla rete idrica, l’intervento CIS sui sottoservizi del Centro storico - oltre ai 75 idranti voluti dai vigili del fuoco per prevenzione rischio incendi, in luogo di 5 - prevede, sì, anche la sostituzione puntuale di alcuni tratti di tubazioni dell’acquedotto, ma non agisce sulla rete nel suo complesso, che è cosa ben diversa. Un intervento globale sulla rete idrica e risolutore delle perdite, non solo nel Centro storico ma su tutto il territorio comunale, è senza dubbio necessario ma è da finanziare con altri fondi da intercettare, magari in sinergia con altri Enti sovracomunali.

E, ancora a beneficio di chi legge, si ricorda che, comunque, l’intervento CIS è lungi dall’essere completato, quindi non si capisce ancora quale beneficio si dovrebbe riscontrare al momento. Anzi, è da apprezzare il garbo e la professionalità dell’impresa che sta eseguendo i lavori per aver ridotto al minimo i disagi durante le lavorazioni, pur intervenendo su arterie delicate della viabilità del Centro storico.

Quanto si sta realizzando nell’ufficio dedicato al Centro storico è portato avanti con la massima accortezza e competenza possibile, al massimo della capacità tecnica e della trasparenza amministrativa. Ogni procedimento è espletato con il solo e ultimo scopo del beneficio per le cittadine e per i cittadini di Cosenza, sia realizzando qualcosa che sia utile per essi, sia spendendo oculatamente i soldi pubblici, sia salvaguardando gli interessi degli operatori economici che hanno confidato nella credibilità dell’Ente comunale, sia dei lavoratori coinvolti nella realizzazione delle opere».