Il primo cittadino della località presilana in diretta a Buongiorno in Calabria ha parlato anche della struttura di collegamento dovrebbe sostituire il “vecchio” Cannavino
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Il sorvegliato speciale è il Viadotto Cannavino, il ponte tra gli svincoli di Rovito e Celico, oggi sotto costante monitoraggio e sottoposto a molteplici chiusure per lavori di manutenzione. È lungo 400 metri, alto 120 metri e si trova lungo la statale 107, l’unica arteria di collegamento principale tra la costa tirrenica cosentina, i centri
L’argomento ponte di Celico, al secolo Cannavino, è un argomento che periodicamente appare e poi scompare dalle cronache con la stessa velocità. Sembra un po’ il destino dei ponti calabresi quello di tornare alla ribalta per poi finire di nuovo nel dimenticatoio. Il Ponte sullo Stretto, che sembrava ormai a un passo dalla prima pietra, ha subito adesso uno stop forzato e chissà se alla fine la mega opera di collegamento tra Calabria e Sicilia di realizzerà o meno.
Questa mattina, in diretta a Buongiorno in Calabria (QUI LA PUNTATA), il sindaco di Celico, Matteo Lettieri, intervistato dai giornalisti Alessia Principe e Massimo Clausi, ha parlato proprio del ponte più temuto della provincia, per via di alcune evidenti usure che hanno richiamato in passato anche i rifelttori nazionali, ciclicamente sottoposto a chiusure forzate, e destinato, almeno nelle intenzioni manifestate da Anas, a essere sostituito da uno nuovo di zecca.
«Quello nuovo sarà costruito parallelamente a quello vecchio – ha detto Lettieri – e poi il Cannavino sarà abbattuto. Avevo chiesto notizie ad Anas e ministero, mi hanno detto che dovevano mandarlo di nuovo a gara e che avrebbero iniziato i lavori a fine anno. I cantieri, però, ancora non ci sono – ha precisato – spero che agli inizi del prossimo anno si possa cominciare».


