Con uno stringato avviso di qualche giorno fa, Anas ha avvertito che per un mese il viadotto “Fratelli Bandiera” sarà chiuso al traffico fino al 7 luglio. Un mese che sraà di passione per turisti e pendolari, costretti a effettuare il solito giro panoramico (almeno venti minuti, se non c’è traffico) tra le viuzze della Presila nei giorni feriali battute anche dai mezzi pesanti, prima di imboccare nuovamente la SS 107, in direzione Sila. Proprio quando l’estate ha ormai sfondato la porta a spallate, regalando giornate sempre più calde (grazie all’anticiclone africano “Minosse” che ha cominciato a far bollire le città), Anas ha pensato bene che questo fosse il momento migliore per chiudere il viadotto per lavori.

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Il balletto dei ponti sulle strade che portano in Sila, è cosa nota e consueta da anni. L’indiziato numero uno è sempre il “famoso” ponte di Celico, che da da molto tempo viene interdetto al traffico periodicamente, o per controlli o per lavori. Dovrebbe essere abbattuto e ricostruito, almeno questo promette Anas che, a gennaio, ha annunciato l’inizio dei lavori, ça va sans dire, entro l’estate (periodo d’oro per il turismo, che potrebbe trasformarsi in periodo di ferro, come la pazienza richiesta ai viaggiatori).

Intanto l’attenzione adesso è sulle altre strutture sospese che costellano l’area silana (non proprio in forma) compreso il viadotto “Fratelli Bandiera” che per un mese condannerà al purgatorio tanti automobilisti, e all’inferno in caso questi si lancino in troppe imprecazioni. A deciderlo sarà comunque Minosse, come scriveva Dante e come conferma il meteo.