Da settembre il liceo scientifico dell’area urbana di Rossano è senz’acqua in modo marcato. Un istituto che accoglie circa mille studenti, provenienti anche dai comuni vicini, costretto a funzionare grazie a un servizio comunale che ogni giorno effettua due rifornimenti per garantire il minimo indispensabile al pubblico servizio del diritto allo studio.

La situazione si trascina da anni, ma negli ultimi mesi il problema è diventato strutturale, senza un intervento definitivo. Nel frattempo, il disagio cresce: servizi igienici a singhiozzo, difficoltà di gestione e condizioni che mettono a dura prova studenti, docenti e personale scolastico. Al problema idrico si aggiunge quello della viabilità. Nelle ore di entrata e di uscita, l’area attorno all’istituto si blocca completamente: code interminabili, autobus fermi e manovre rischiose rendono ogni giorno complicato l’accesso e l’uscita.

Tempo fa era stato annunciato un progetto per la realizzazione di un anello viario attorno alla scuola, pensato per migliorare la circolazione e la sicurezza. Di quell’intervento, però, non si sa più nulla: non si conoscono i motivi del ritardo né eventuali tempi di avvio. La mancanza d’acqua e la viabilità caotica raccontano la stessa storia: una scuola centrale per il territorio che attende risposte, mentre i disservizi continuano a segnare la quotidianità di chi la vive ogni giorno.