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Rolando e Ksenia, sono una coppia legata dall’amore e dalla passione per la danza e il bondage, una disciplina che li ha portati a esibirsi in tutto il mondo. I loro corpi rappresentano strumenti d’amore e d’arte fino a quando, d’improvviso, diventano prigioni. Soprattutto per Ksenia (Diane Fleri), che scopre di essere gravemente malata. La diagnosi non lascia spazio alla speranza e quella che sembrava una vita perfetta e piena di progetti, si riduce a una fessura da cui a stento la luce riesce a filtrare . La donna non riesce a sopportare il dolore e la prospettiva di una fine lenta e piena di sofferenza, e per questo chiede al compagno (Rolando Ravello) di aiutarla a morire.
Un racconto viscerale sulle emozioni umane
Con Red Ropes, Alessio Pasqua, talentuoso regista cosentino, porta sullo schermo un dramma intimo e potente, esplorando il confine tra amore e dolore, compassione e disperazione. La storia – ispirata a un dolore personale – affronta, senza morbosità, tematiche complesse con delicatezza e profondità. «Ho raccontato in un solo corto due temi tabù: quello dell’eutanasia e quindi del diritto a morire, e quello del bondage che è un’arte antichissima di cui in Italia quasi non si può parlare». Il corto è stato girato in una settimana interamente in Calabria e all’estero ha vinto più di venti premi e domani sera, 4 marzo, sarà proiettato in anteprima al cineteatro Garden di Rende. «Per un po’ resterà nel circuito festivaliero e poi punteremo al piccolo schermo».