Martedì 14 ottobre, alle ore 9.30, al Cinema Citrigno di Cosenza, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado assisteranno alla proiezione di “Medma non si piega”, il film-documentario dedicato alla figura di Peppe Valarioti, giovane insegnante di filosofia, segretario del PCI di Rosarno, ucciso dalla ’ndrangheta l’11 giugno 1980.

Scritto e diretto da Gianluca Palma, in collaborazione con Giulia Zanfino e Mauro Nigro, il docufilm è una ricostruzione autentica della vita di Valarioti, anche attraverso audio inediti, registrazioni originali mentre dà lezioni di filosofia e prepara i comizi politici. L’opera racconta la storia del primo omicidio politico-mafioso riconosciuto in Calabria: la notte dell’11 giugno venne ucciso a colpi di lupara all’uscita di un ristorante a Nicotera, dopo una serata trascorsa a festeggiare la vittoria alle elezioni amministrative. Un delitto che, a distanza di 45 anni, resta ancora senza giustizia.

Il film è prodotto dalla casa indipendente Ugly Films, con il supporto dell’ANPI - Comitato provinciale di Reggio Calabria. Gli studenti, subito dopo la proiezione, avranno la possibilità di partecipare a un importante dibattito. Saranno presenti il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Stefano Musolino, il regista Gianluca Palma e il giornalista Arcangelo Badolati. In sala anche Giulia Zanfino, Amalia Giordano, attivista ANPI Metropolitana Reggio Calabria e Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi.

“Medma non si piega” è la prima proiezione scelta per la ventisettesima edizione del progetto “La scuola a cinema”, promossa dalla Società CGC (Sale Cinematografiche Cosenza) e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’Agis Scuola nazionale e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Cosenza. “Il progetto mira a utilizzare il mezzo cinematografico come strumento didattico innovativo – spiega Giuseppe Citrigno, presidente Anec Calabria – capace di rendere visibile, attraverso l’immagine, ogni sfaccettatura dell’animo umano e di educare i giovani studenti a riflettere e interrogarsi sui temi culturali, storici e sociali più scottanti della società contemporanea. Abbiamo deciso di partire da un docufilm molto significativo per la Calabria, la storia di Valarioti deve essere raccontata e conosciuta e lo hanno fatto in modo eccellente i giovani Gianluca Palma e Giulia Zanfino”.