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Con la delibera approvata dal Consiglio dei Ministri il 4 giugno 2025 – e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14 giugno con la firma del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – sono stati stanziati 10.550.000 euro aggiuntivi per fronteggiare l’emergenza idrica che, nel settembre 2024, ha colpito duramente numerosi comuni della Calabria, tra cui Calopezzati, Caloveto, Cariati, Corigliano-Rossano, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Scala Coeli e molti altri centri del territorio regionale.
Si tratta di un intervento straordinario, atteso e necessario, che si somma ai circa 6,9 milioni già erogati nelle fasi iniziali dell’emergenza, a testimonianza della tempestività e dell’attenzione concreta riservata alla regione da parte dell’Esecutivo.
«La solerzia con cui è stata affrontata questa grave criticità è il segno tangibile di una rinnovata attenzione per il Sud e per le nostre comunità – ha commentato Giuseppe Falanga, presidente di un circolo culturale attivo nel basso Jonio cosentino –. È una risposta concreta, fatta di fondi reali, interventi urgenti e impegni mantenuti».
Falanga ha anche evidenziato l’importanza di una rappresentanza istituzionale efficace: «Questo risultato è il frutto di un lavoro di squadra, portato avanti da figure radicate sul territorio, competenti e determinate. Oggi, rispetto al passato, la Calabria può contare su interlocutori capaci di far valere le proprie istanze in sede decisionale».
L’intervento per l’emergenza idrica si inserisce in un contesto più ampio di azioni mirate al rilancio infrastrutturale e sanitario della regione: dall’avvio dei lavori per il nuovo ospedale della Sibaritide, all’elettrificazione della rete ferroviaria, passando per la messa in sicurezza della Statale 106 – con la realizzazione di una rotatoria strategica proprio a Calopezzati – fino al finanziamento di 1,2 miliardi di euro per l’ammodernamento della linea Sibari–Catanzaro.
«La Calabria – ha concluso Falanga – è finalmente al centro dell’agenda nazionale. I cittadini lo vedono, lo vivono, lo toccano con mano. Puntare sul presente significa costruire davvero il futuro».