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Il piccolo borgo di Panettieri, situato nel cuore della Calabria, affronta una curiosa e ironica sfida: nonostante il nome, nel paese non si trova un solo panettiere disponibile a lavorare nel forno sociale, un antico panificio trasformato in museo. L’amministrazione comunale ha lanciato un appello disperato per trovare qualcuno disposto a rimboccarsi le maniche e a riportare in vita una tradizione che ha segnato profondamente la storia di questa comunità.
Un articolo pubblicato su Repubblica, il giornale fondato dal compianto Eugenio Scalfari, ha portato alla luce questa situazione, raccontando le vicende di un borgo che rischia lo spopolamento. Nonostante l’ironia legata al nome del paese, la situazione a Panettieri è seria. Il borgo, situato nell’area del Reventino, in provincia di Cosenza, si distingue per una storia ricca di tradizioni, ma oggi combatte per la sopravvivenza. Tra queste, il pane occupa un posto d’onore.
Il Museo del Pane, ospitato in un antico panificio, è un simbolo di resilienza. «Con il progetto Mani in pasta – racconta il sindaco Salvatore Parrotta – cerchiamo di avvicinare i bambini all’arte bianca, grazie a laboratori didattici multimediali rivolti a infanzia e primaria». Il progetto punta a far scoprire ai più piccoli la magia della panificazione, sperando di risvegliare in loro la passione per un mestiere antico.
Le volontarie Francesca e Antonella, impegnate nei laboratori, spiegano a Repubblica: «Per i più piccoli il pane è un prodotto già pronto da comprare in negozio, qui per loro è ogni volta una scoperta». Il laboratorio mantiene intatti molti degli elementi originali, come la maìlla (la madia) e i panni di lino, che un tempo servivano a custodire le pagnotte appena sfornate. Al piano superiore, riscaldato indirettamente dal forno, si trovano le stanze dove il panettiere riposava dopo una lunga giornata di lavoro.
Il forno sociale, ceduto in comodato d’uso gratuito al Comune per 99 anni, ha subito interventi di restauro che hanno ridato vita a un luogo che rischiava di diventare una discarica. Oggi, grazie a un approccio filologico, i visitatori possono vedere persino la traccia del piano rialzato, utilizzato per conservare la farina e la legna.
Nel frattempo, l’appello dell’amministrazione comunale di Panettieri rimane: cercasi fornaio disperatamente. Una chiamata per chi vuole abbracciare una tradizione secolare e contribuire al rilancio di un borgo che, nonostante tutto, continua a resistere e a cercare un futuro.