E’ stata una sorta di festa al contrario, un modo particolarissimo per salutare Gabriele Greco, il giovane psicologo cosentino troppo presto strappato agli affetti dei suoi familiari e dei suoi amici esattamente un anno fa. Sono stati proprio i compagni del suo gruppo musicale “La stanza dei fantasmi” a voler organizzare alla Villa vecchia un deejay set con la musica di Gabriele che loro stessi hanno raccolto su un raccolta “Memories” disponibile su Spotify e di cui hanno fatto omaggio alla madre Ginevra.

Proprio la musica è stata la protagonista della mattinata, molto partecipata non solo da ragazzi ma anche dai tanti amici dei genitori e gli amatissimi zii, in uno dei luoghi più cari a Gabriele ovvero la Villa vecchia. Ai piatti si sono alternati AlvaroAlessio Capizzano e Gabriele D’Ambrosio (La Stanza Dei Fantasmi) e Francesco Muto (Mujina Crew). Toccante poi l’intervento musicale di Erika Lucchetta che con la sua voce ha fatto davvero vibrare le corde dell’anima e anche di Djana Sissoko, figlia di Baba Sissoko artista internazionale. Ad arricchire la console c’era anche un’opera originale realizzata da Giorgia Cerchiara e dal titolo “il mondo di Gabriele” che rappresentava figurativamente i tanti interessi di un ragazzo davvero straordinario.

D’altronde come ha scritto l’avvocato Giuseppe Mastrangelo, presente all’evento, si è toccato con mano «quanto un ragazzo così giovane abbia avuto la possibilità nel suo breve percorso di vita di incidere così tanto nel bene degli altri». Sotto questo aspetto particolarmente toccanti sono state le testimonianza del suo caro amico Gabriele D’Ambrosio che ha ricordato il suo compagno con grande sensibilità e una commozione davvero autentica. Così come visibilmente commosso era anche Mimmo Mazzei che ha ricordato il grande impegno di Gabriele Greco per i cafè Alzheimer e altre associazioni che il ragazzo animava. Lui stesso ha annunciato che i due centri polifunzionali per l’autismo che sorgeranno a Fuscaldo e Cosenza saranno intitolati proprio a “Gabriele Greco -psicologo”.

Una giornata ricca di emozioni, quindi, per i familiari che si sono visiti circondare da un grande affetto che di certo non può colmare l’enorme vuoto che ha lasciato un ragazzo davvero speciale, ma che in parte lenisce le ferite dell’anima. Una commemorazione come avrebbe voluto Gabriele senza eccessive lacrime, senza “pesantezza” ma un modo per celebrare Gabriele e la sua grande voglia di vivere.