Parte dalla Sila la nuova avventura televisiva di Pinuccio (al secolo Alessio Giannone) il suo nuovo programma “Prova d’inchiesta” approda su La7 in seconda serata da mercoledì 15 ottobre dove racconterà storie dal cuore della Calabria. In giro nel cosentino tra Campana, Bocchigliero e Mandatoriccio, Pinuccio con la sua storica spalla Sabino racconteranno l’Italia dei piccoli comuni sconosciuta ai più. Un viaggio dalla Calabria al Veneto per portare in tv la vita di tutti i giorni degli abitanti e dei sindaci di queste realtà. Problemi quotidiani che la maggior parte degli italiani non considera e neanche immagina, ma che investono molti borghi.

Nella puntata calabrese l'inviato cercherà di trovare un distributore di benzina o pernottare in un B&B fino ad arrivare a feste di paese e incontri calorosi con la gente del posto. Tutto questo condito con la sottile satira tipica di Pinuccio che cercherà di piazzare la sua inchiesta ai volti noti di La7 come Enrico Mentana, Giovanni Floris, Lilli Gruber e Corrado Formigli, disturbandoli telefonicamente nel tentativo di persuaderli ad assumerlo. Interviste surreali e “pranzi rubati” sono la cornice ad un nuovo modo di mostrare ai telespettatori “un mondo fuori dal mondo”.

Un racconto che può trovare corrispondenza in buona parte dei piccoli municipi italiani, che difatti costituiscono circa il 70% del totale. Un modo nuovo di raccontare la provincia italiana con una narrazione che in qualche misura vuole essere la parodia delle grandi inchieste in luoghi dove i telegiornali e le grandi trasmissioni spesso non arrivano.

Al centro delle otto puntate, della durata di cinquanta minuti, non troverete le classiche cartoline di luoghi da visitare ma storie e personaggi di un’Italia semplice e accogliente che sta scomparendo. Pinuccio e Sabino restituiscono con “Prova d’Inchiesta” la cinica realtà per quello che è: paesi e cittadini isolati e una carenza di servizi che rende difficile la vita quotidiana, ma anche tanta umanità difficile da trovare nei grandi agglomerati urbani, forse meno isolati fisicamente ma sicuramente più isolati socialmente.