Un racconto in immagini firmato da Benedusi e Stazzoni per mostrare l’umanità dietro la divisa. Parte del ricavato sarà devoluto a Unicef e al Piano “Marco Valerio”
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Un luogo di straordinaria bellezza per un evento simbolico: la Polizia di Stato ha presentato oggi, alle Terme di Diocleziano di Roma, il Calendario 2026, rinnovando una tradizione che unisce arte, identità e solidarietà. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, e numerose personalità del mondo istituzionale e culturale.
Le antiche terme, uniche al mondo per grandezza e conservazione, hanno fatto da cornice alla presentazione del nuovo progetto fotografico, realizzato da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni, fondatori del collettivo Ricordi Stampati.
Il Calendario 2026 della Polizia di Stato propone una narrazione su due livelli: le fotografie di gruppo, che mostrano il valore della squadra, e i ritratti individuali in bianco e nero, dedicati alle storie personali di chi ogni giorno serve il Paese. «Volevamo far emergere l’umanità dietro la divisa, il punto d’incontro tra identità professionale e vita privata», spiegano gli autori.
Ogni scatto è accompagnato da un breve racconto: c’è Concetta, ispettore a Malpensa e mamma di Gabriele, che ha trovato equilibrio tra lavoro e famiglia; Mauro, prossimo alla pensione, che da bambino sognava di diventare poliziotto; Julia, atleta paralimpica delle Fiamme Oro, che nella scherma ha ritrovato la forza di credere nei sogni; e Medy, nato in Italia da genitori bengalesi, che vede nella divisa «il simbolo del riscatto e del servizio verso il prossimo».
Anche quest’anno parte del ricavato della vendita del calendario sarà destinata a progetti di solidarietà. La Polizia di Stato sosterrà l’iniziativa UNICEF “Zambia”, a difesa del diritto all’acqua per i bambini, e il Piano “Marco Valerio”, dedicato ai figli dei dipendenti della Polizia affetti da patologie gravi e croniche. Un segno concreto di attenzione verso chi vive situazioni di fragilità, in Italia e nel mondo.
A condurre la cerimonia è stata la giornalista Laura Chimenti, con la partecipazione della direttrice del Museo delle Terme di Diocleziano, Federica Rinaldi, del presidente Unicef Italia Nicola Graziano, e dell’ambasciatore Gabriele Corsi.
Hanno preso parte anche volti noti del mondo della cultura e dello spettacolo come Federico Palmaroli (Osho), Pierpaolo Spollon e Paola Minaccioni, in un clima di emozione e gratitudine condivisa.

