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«È un appuntamento molto atteso dai calabresi, una kermesse giunta ormai alla sua decima edizione». A parlare del ritorno della sua Primavera del cinema, è Giuseppe Citrigno che torna al timone della kermesse deciso a farle rivivere gli antichi lustri.
«Accanto a me ci sarà un amico di vecchia data, nonché un direttore artistico d’eccezione: Massimo Galimberti» aggiunge. Il critico è un professionista di lungo corso che ha avuto in mano la direzione organizzativa di diversi, e prestigiosi, festival come quello di Venezia, Roma e Pesaro.
«Attraverso questo festival cercheremo di raccontare la nuova narrazione del cinema italiano – ha detto – un cinema che ritorna alle radici, al recupero della memoria storica, dove i luoghi, i territori diventano non solo la cornice dei film ma parte integrante del racconto.
Saranno presentate cinque pellicole italiane che hanno ottenuto la nomination come “miglior film” all’ultima edizione del premio “David di Donatello”. «Le riteniamo il meglio del cinema italiano e rappresentano la rinascita del nostro settore dopo il triste periodo causato dalla pandemia. Sono loro la nuova “Primavera del Cinema Italiano”». Una vetrina importante sarà anche riservata alla Calabria e alle opere girate nella regione.
Le prime proiezioni in calendario
Via alle danze il 15 settembre al Cinema Citrigno con le proiezioni dei film “Rapito”, “Le Otto Montagne”, “La Stranezza”.
Il 16 settembre arriverà il più grande costumista italiano, Massimo Cantini Parrini, che ha alle spalle cinque David di Donatello, tre dei quali consecutivi. Ha firmato i costumi per più di 80 produzioni cinematografiche, teatrali ed importanti mostre e manifestazioni.
Parrini terrà una masterclass a Cosenza, nella sede di “Moema Academy”, a partire dalle ore 17.00, dal titolo “Il costume di scena nel cinema”. Alle 20.00 incontrerà il pubblico al Cinema San Nicola insieme a Gregorio Paonessa, produttore cinematografico del film “Chiara”, che verrà proiettato nel corso della serata.