«Le proteste dei genitori dei bambini della scuola dell’infanzia dell’IC “Fausto Gullo” contro il caro
mense sono totalmente legittime».
Così in una nota l’Usb Cosenza in risposta (e supporto) alla lettera dei genitori della scuola “Fausto Gullo” che ieri avevano scritto una lettera per denunciare i prezzi salati costretti a sborsare per la mensa dei figli.

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«Le attuali tariffe – continua la nota – impongono per la stragrande maggioranza delle famiglie dei sacrifici non accettabili in un momento nel quale l’inflazione corre a due cifre e i salari
sono fermi da anni. Per chi pure lo ha un salario, visti i numeri della disoccupazione, del lavoro
nero e della precarietà nei nostri territori.
Aldilà della strutturazione prevista dalle fasce ISEE, il tema di fondo è che non si può assistere alle
denunce senza entrare nel merito di quanto viene dichiarato, che deve essere affrontato e a cui
occorre porre immediato rimedio, trovando una soluzione ragionevole.

Intanto l’Amministrazione Comunale dovrebbe scendere in campo per sostenere le famiglie che
chiedono la riduzione del costo della mensa del pasto: questo è quello che l’Amministrazione può e
deve fare. E’ un problema evidentemente economico e sociale: i costi sono veramente eccessivi per
chi ha difficoltà e per chi ha più figli in età dell’obbligo scolastico.
Le mense scolastiche dovrebbero a tutti gli effetti rientrare in quel processo pedagogico utile in tutti
i cicli scolastici per promuovere il valore educativo del servizio, per rilanciare, valorizzare e
migliorare la qualità della refezione scolastica, per garantire a bambine e bambini la possibilità di
avere una alimentazione sana e adeguata alle esigenze di studio e di crescita. Infatti le mense
scolastiche devono diventare il luogo dove alcune abitudini alimentari vengono corrette, devono
rappresentare il luogo dell’educazione alimentare.

L’esclusione o l’eventuale riduzione della fruizione del servizio rappresenta un fatto inaccettabile,
connesso strettamente alla garanzia di un pieno godimento del diritto allo studio e alla salute che
deve realizzarsi senza discriminazione alcuna.
Laddove viene garantita, la mensa si fa strumento di lotta alla povertà educativa e alla dispersione
scolastica. Non possiamo permettere che tutto gravi sulle spalle delle famiglie. Riteniamo che le
politiche per la mensa dovrebbero prevedere delle esenzioni e delle agevolazioni rilevanti per le
situazioni con più necessità».