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Anche il Liceo Classico Gioacchino Da Fiore di Rende ha partecipato a Didacta Italia – Edizione Siciliana, spin off dell’edizione nazionale ospitata per il secondo anno consecutivo negli spazi di SiciliaFiera Exhibition Meeting Hub a Misterbianco, nella provincia di Catania.
L’evento, rivolto ad ogni livello di formazione con il coinvolgimento di tutte le categorie del settore, ovvero dirigenti scolastici, docenti, formatori, principali ordini professionali ed amministratori locali, si è svolto lungo una superficie espositiva di 22mila metri quadrati distribuiti su 4 padiglioni e si è articolato in una serie di workshop immersivi, seminari e convegni, oltre alla sezione espositiva.
Fra le principali novità, le iniziative dedicate all’intelligenza artificiale ed ai suoi sviluppi e tutte le opportunità offerte dall’evoluzione digitale ai fini di rendere più attrattivi gli ambienti di apprendimento e contrastare alla radice la dispersione scolastica, fenomeno ancora sensibilmente radicato nelle regioni del Mezzogiorno.
Uno dei seminari ha visto appunto protagonista la scuola cosentina. Le docenti Rosamaria Arcuri e Tiziana Pizzonia hanno presentato l’esperienza del Liceo Da Fiore dove già dal 2016 si lavora ad un modello innovativo con la finalità di realizzare una formazione culturale globale, mettendo armonicamente insieme le dimensioni della tradizione e dell’innovazione.
«L’idea – hanno spiegato le docenti – è presentare gli argomenti di studio secondo un percorso di scoperta, stimolando i ragazzi con l’uso di metodologie didattiche attive. Veicolare le discipline classiche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie e dei media digitali, ma soprattutto utilizzare diverse metodologie attive favorisce processi di inclusione, consentendo di lavorare in un contesto partecipativo e collaborativo. Questo percorso mette al centro i bisogni educativi del singolo allievo, superando rigidità metodologiche e sostenendo e sviluppando la motivazione di ciascuno. L’uso delle tecnologie inoltre garantisce la possibilità di costruire percorsi personalizzati per gruppi o per singoli studenti, adattabili secondo le necessità di ragazzi con BES o DSA, e permette di rafforzare le specifiche abilità».
In questa ottica, in partenariato con l’Università della Calabria, è in fase d’avvio il progetto sperimentale del Cl@ssico digitale «proposto, a partire dall’anno scolastico 2023-2024. Un percorso di studi con un innovativo indirizzo con curvatura digitale nel quale sviluppare in modo integrato le competenze digitali con i curricula disciplinari, e favorire il dialogo tra le materie scientifiche, tecniche e umanistiche, fondamentali per garantire un futuro sostenibile. La sfida – sottolineano le docenti – è stata accolta da un gruppo di insegnanti motivati e da 20 studenti e studentesse. Si avvale della sinergia e dell’apporto del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica e del Dipartimento di Fisica dell’Unical, con cui è stata stipulata una convenzione. Gli studenti, grazie a questa nuova curvatura, da un lato acquisiscono una formazione umanistica, dall’altro imparano a padroneggiare gli strumenti informatici pertinenti al trattamento di contenuti culturali. L’unione delle due aree disciplinari, umanistica e informatica, è finalizzata alla creazione di professionalità composite e flessibili, che hanno familiarità con i contenuti umanistici, sono capaci di trattarli in forma digitale e sanno comunicarli tramite la rete, i prodotti multimediali e l’e-learning».