«Domenica 19 maggio sarà il nostro ultimo giorno di lavoro, grazie per la fiducia che ci avete dimostrato in questi lunghi anni trascorsi insieme». Con queste parole si è congedato ai suoi clienti, lettori inossidabili della carta stampata, Aldo, lo storico edicolante del punto vendita all’interno di una nota catena di supermercati. Per molti quell’edicola è stata non solo un punto vendita, ma un momento di svago e chiacchiere, confronti su quello che accade in città e di uno scambio di sorrisi. Il signor Aldo si concede il meritato riposo. Sotto il post di commiato, che è stato molto condiviso, non manca l’amarezza di qualche collega edicolante che denuncia uno stato di abbandono della categoria. «Il nostro accordo nazionale è scaduto da 15 anni – scrive qualcuno -, dopo il Covid siamo stati abbandonati, io vendo altro e la mia edicola rimarrà aperta, però se non cambia l’editoria e la politica nei nostri confronti saremo davvero contati». Intanto l’ultima copia è stata venduta in chiusura ieri, e sul futuro si confida in una riorganizzazione che potrebbe riportare quel piccolo spazio di nuovo alla luce.