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Presentato nella sala consiliare del comune di Rende, la tredicesima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio, redatto da Save The Children prendendo in esame una serie di determinati sociali della salute utili a mettere a fuoco la condizione dei bambini e degli adolescenti e le diseguaglianze alimentate dai diversi contesti geografici e socio-economici in cui i più piccoli crescono e si formano. Nascere a Milano, piuttosto che a Cosenza, non è un merito né una scelta. Ma è cruciale nello sviluppo delle conoscenze, delle opportunità, di tutti quegli elementi che incidono sulla qualità della vita e che sono poi alla base dell’ingiustizia sociale.
L’iniziativa, moderata dal giornalista Davide Franceschiello, è stata promossa dalla consigliera comunale Chiara Lolli ed ha coinvolto gli studenti delle scuole cittadine. Centrale l’intervento di Carla Sorgiovanni, referente regionale di Save The Children: «Come stai? è l’interrogativo da cui abbiamo scelto di partire nel redigere la ricerca – ha spiegato – Una domanda che appare banale e che però viene rivolta sempre meno ai nostri ragazzi, segnale di un diffuso disinteresse nei loro confronti. Per noi la salute non è il contrario della malattia ma è sinonimo di benessere. Quindi nella compilazione del rapporto ci siamo chiesti cosa produca il benessere nei bambini e negli adolescenti. Emerge per il Sud una situazione allarmante. Solo per fare un esempio si pensi che un minore di Bolzano ha la prospettiva di vivere in buona salute fino a 67 anni. Prospettiva che per i piccoli calabresi si riduce a 54 anni».
Inoltre bisogna fare i conti con gli effetti a lungo termine della pandemia: le restrizioni hanno di fatto sottratto due anni di vita sociale a bambini e ragazzi in una fase decisiva per lo sviluppo. La conseguenza è un generale sentimento di insicurezza che induce i giovani all’isolamento ed a rimanere sempre più confinanti all’interno delle loro stanze dove si sono creati un luogo protetto ma avulso dalla realtà. Hanno partecipato tra gli altri il presidente del CSV di Cosenza Gianni Romeo, la neuropsichiatra infantile dell’Università di Messina Antonella Gagliano, la rappresentante regionale della Federazione dei Medici Pediatri Angela Gullo e poi Teresa D’Andrea, presidente dell’Associazione Potenziamenti e Giorgio Porro, presidente regionale del Csi. Le conclusioni sono state affidate all’assessore alla Cultura del Comune di Rende Marta Petrusewicz ed all’assessore regionale al Welfare Emma Staine.