Il Giudice di Pace di San Marco Argentano (CS), con una recentissima decisione, ha accolto l’istanza di due anziani coniugi che lamentavano il mancato pagamento di un buono postale a termine, del valore di 5 mila euro dagli stessi sottoscritto nell’anno 2002. Si considera ampiamente soddisfatto l’avvocato Anna Vittoria Vadino, del Foro di Cosenza, difensore dei suddetti sottoscrittori.

È una sentenza importante in quanto il Giudice di Pace di San Marco Argentano, Francesco Tocci, ha chiarito che poiché il buono postale non riporta indicazione a stampa o timbri circa la durata , e quindi, circa il temine di scadenza, tutto questo impedisce di considerare come trascorso il termine di prescrizione. Pertanto ai titolari dei buoni va riconosciuto il rimborso delle somme portate sul buono fruttifero.

Poste italiane deve rispettare i doveri di trasparenza di informazione nel collocamento dei buoni fruttiferi postali e in mancanza, come nel caso in esame, non può opporre il decorso del termine di prescrizione alla richiesta di rimborso dei buoni. Poste Italiane, quindi, è stata condannata al rimborso del buono postale fruttifero ed al pagamento delle spese legali. Si apre, quindi, una speranza per tanti risparmiatori che hanno sottoscritto buoni postali “ alla cieca”, senza ricevere alcuna informazione sulla scadenza del titolo.