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Il caldo anomalo di queste settimane ha costretto a riaprire il cassetto estivo e tirare fuori le magliettine di cotone a maniche corte. «Sembra giugno», si mormora sventolandosi con la mano. Il 2022, raccontano i soliti esperti, è l’annata più calda dal 1800. Doveva essere il tempo delle prime piogge, del profumo affumicato delle caldarroste, delle tisane al pomeriggio e dei paleot indossati di sera e invece niente, fioriscono le zucchine.
In questa follia meteorologica si inserisce anche quella commerciale. In un supermercato a Rende c’è un cartello bello grosso, dice: Allestimento in corso, ci scusiamo per il disagio. Un’impiegata sta sistemando sugli scaffali degli elfi di Natale di pezza ma il grosso è fatto. La sezione di piatti, taglieri e attrezzi per la pasticceria ha sloggiato per fare posto alle palline rosse.

La previsione nera di Confcommercio: sarà un Natale povero
Ci sono addobbi, luci, decorazioni, alberi già in saldo nel bel mezzo dello spazio centrale. Chiediamo a una commessa perché è già Natale. Lei ha una polo a mezze maniche e tira su le spalle. «Bella domanda». Quel market non è il solo. Nei grandi negozi cinesi è Natale già da settembre. La regola non scritta è sempre stata quella di aspettare almeno il ponte di Ognissanti prima di spacchettare i festoni dorati. Invece la paura della recessione, ha spinto i direttori delle grandi catene ad accelerare. Un po’ come il famoso maestro Canello del film Fantozzi, che sposta in avanti le lancette di Capodanno per necessità.
Secondo uno studio, il 68% degli italiani ridurrà gli acquisti da qui a fine anno (feste comprese). Il 25% degli intervistati per l’analisi stilata da Confcommercio, progetta di spendere tra il 10 ed il 30% in meno per i regali di Natale, mentre il 24% porterà la riduzione oltre questa soglia. Solo il 4% aumenterà la spesa per le sorprese sotto l’albero, a fronte di un 36% che cercherà di mantenerla invariata.
La crisi economica, i prezzi alle stelle, la paura della prossima bolletta si sono tradotti già in numeri, numeri che preoccupano tutta la filiera del commercio. Sarà un Natale austero, peggio di tutti gli altri Natali austeri, perché stavolta i prezzi sono schizzati alle stelle in modo inaudito e di quattrini per regali e super cenoni non ce ne sono.

Nightmare before Christmas
Dunque si gioca d’anticipo per riuscire a rosicchiare qualcosa prima del periodo “rosso”, quello in cui si dovrebbe incassare di più. Ad ogni modo fa una certa impressione vedere tra le corsie gente in bermuda che sbircia le colonne dei Pandori anche perché proprio a due passi c’è l’allestimento per Halloween. Pare quasi una rivisitazione del film di Burton “Nightmare before Christmas” in cui il protagonista, alle porte della festa delle streghe, decide di trasferire nella landa oscura della sua città, il Natale. Così qualcuno, tanto per buttarla sul ridere, ha sistemato una zucca di plastica sulla sommità di una torre di panettoni. E non è esclusa anche qualche Colomba di Pasqua, non adesso, ma fra un mesetto.