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La proprietà della terra come vincolo su chi la lavora e come simbolo di supremazia. Ma anche come occasione per riciclare i proventi delle attività malavitose. Nell’incontro tra i giovani imprenditori agricoli ed il procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri, nell’ambito delle iniziative del Villaggio Coldiretti, la kermesse in corso di svolgimento a Cosenza, il magistrato ha messo in guardia sui rischi di infiltrazione della ‘ndrangheta i cui appetiti sconfinano spesso anche nel settore primario.
Ma l’appuntamento, al quale hanno partecipato pure il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, e la leader dei giovani agricoltori italiani Veronica Barbati, ha svelato soprattutto il Gratteri contadino, iscritto egli stesso alla Coldiretti, orgoglioso della produzione biologica dell’appezzamento di terra ereditato dal padre.
«Amo la natura e la campagna in modo viscerale – ammette – Sono felice di essere insieme a tanti giovani imprenditori agricoli, sottolineando come questo comparto sia occasione di lavoro e quindi di tenere lontani gli appetiti delle cosche. Il rischio di una presenza della ‘ndrangheta esiste, è un rischio antico poiché la picciotteria nasce proprio nel latifondo. La proprietà della terra per i mafiosi è pure l’esercizio di un vincolo su chi la lavora ed un simbolo di supremazia – ha spiegato il procuratore – Ed è anche una occasione per riciclare i proventi delle attività illecite.
Portate qui i vostri bambini – ha chiosato Gratteri – Da bambini ci si innamora della natura, si comprende il ciclo della vita. Speriamo di riuscire ad incoraggiarli ad essere da grandi dei bravi agricoltori biologici».
Il comparto agricolo è l’unico a registrare, negli ultimi dieci anni, un trend positivo seppur minimo. L’ingresso di tanti imprenditori under 35 in questo segmento è un valore aggiunto per l’intera filiera. Rispetto alla generazione precedente infatti, hanno una maggiore propensione all’investimento e guardano con favore alle innovazioni. «Apportano competenze e professionalità – ha detto tra l’altro, nel suo intervento, Veronica Barbati – utili per vincere le sfide del futuro, quelle della competitività e del cambiamento climatico. I giovani hanno più energia vitale, per cui è su di loro che bisogna puntare per la crescita ulteriore della nostra agricoltura».
Ecco l’intervista al procuratore antimafia di Catanzaro.