Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Si è svolta ieri, presso lo stadio comunale di Matelica, la finale dei campionati nazionali universitari di calcio. La squadra dell’Università della Calabria, dopo aver eliminato Palermo, Parma e Brescia, viene fermata dai campioni in carica del Cus Lecce. Resta la soddisfazione di aver conquistato per la prima volta nella storia la medaglia d’argento e di aver messo delle basi solide per il futuro. In panchina la direzione ottimale del tecnico Piero Bria, arrivato ad una sola curva dalla vittoria.
Dopo la tipica fase di studio iniziale il Lecce passa subito in vantaggio al 5’ direttamente da un calcio di punizione. Da qui in poi è il Cus Cosenza ad avere il pallino del gioco non riuscendo però ad impensierire il portiere avversario, complice una rocciosa difesa del Lecce. Il primo tempo si chiude così sul 1-0.
Iniziato il secondo tempo, il Cus Cosenza trova il pareggio al 7’ dopo un’azione magistrale finalizzata con un colpo di testa di Paolo Tommasi su assist sontuoso del capitano Gianni Caruso. La compagine cosentina non riesce a trovare il raddoppio nonostante il forcing offensivo (da sottolineare le occasioni di Barbieri N. e Riconosciuto).
Nei minuti finali del secondo tempo è l’estremo difensore cosentino Vincenzo Amendolara a mettersi in mostra negando il gol salentini deviando sul palo un tiro a colpo sicuro dell’attaccante giallorosso. Si va dunque ai tempi supplementari, l’episodio che decide il match si ha al minuto 99 quando il Cus Cosenza resta in dieci.
I pugliesi prendono coraggio e si affacciano con aggressività nell’area di rigore dei calabresi: al 118’ l’arbitro fischia un calcio di rigore che decreterà la vittoria del Cus Lecce per 2-1. Di seguito la formazione del Cus Cosenza che si è battuto al massimo.
CUS COSENZA (4-3-3): Amendolara; Lopez, Barbieri N., Tommasi, Fragale; Barbieri M, Caruso, Riconosciuto; Misuri, Aiello G., Aiello N. A disp.: Osso, Mirandola, Orlando, Spadafora, Pisani. All.: Bria