VIDEO | Trionfo per la Grecia tra le ragazze e Germania tra i ragazzi. L’Italia conquista un bronzo storico. I promotori: «Vetrina di livello per la Calabria»
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Corigliano Rossano ha scritto una pagina memorabile nella storia del beach volley europeo. Per la prima volta in Italia, la rassegna continentale Under-18 ha trovato casa sulle spiagge di Schiavonea, portando con sé atleti e delegazioni provenienti da ogni angolo d’Europa. Un evento che ha significato molto più di una semplice competizione: è stato un banco di prova per l’organizzazione locale, un’opportunità di crescita per le giovani generazioni e un’occasione di promozione per l’intero territorio calabrese. Nel torneo femminile si è imposta la coppia greca Alexoglou/Paschalaki, che ha superato in finale le tedesche Reformat/Dieckmann.
Terzo posto per le belghe Thant/Vervloet, capaci di salire sul podio al termine di una competizione equilibrata e di alto livello tecnico. Nel torneo maschile il titolo continentale è andato alla Germania con Bungert/Wüst, vincitori di una finale combattuta contro gli ucraini Skrypnychenko/Lunkan. Medaglia di bronzo per gli italiani Di Felice/Santomassimo, protagonisti di un percorso brillante e coronato da un successo che vale molto in chiave futura.
L’analisi tecnica di Pierpaolo Morgione (FIPAV)
Per il direttore di competizione della Federazione, l’Europeo Under-18 rappresenta un punto di svolta: «Portare una manifestazione di questo livello in Italia – spiega – è un segnale forte. Non solo una vetrina internazionale, ma anche un’occasione per confrontarci con le migliori realtà europee. Serviva per capire a che punto siamo, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo». Morgione insiste sulla valenza strategica del progetto: «Volevamo dare ai giovani contesti di gioco che superassero i confini nazionali. È così che crescono mentalmente e tecnicamente i futuri protagonisti della disciplina». Secondo lui, le ricadute sportive saranno durature: «Il livello medio delle nostre squadre può salire. Ci aspettiamo più competitività interna e una maggiore abitudine a confrontarsi con scenari internazionali. È un investimento a lungo termine».
Le coppie azzurre sono state selezionate seguendo criteri tecnici rigorosi: rendimento, continuità, capacità di adattamento. Un lavoro costruito insieme ai responsabili regionali. Fondamentale anche il sostegno ricevuto dalle istituzioni: «Gli enti locali hanno creduto nel progetto. Senza il loro contributo logistico ed economico non sarebbe stato possibile».
Costantino Argentino: «Corigliano Rossano è pronta ai grandi eventi»
Per l’assessore al turismo, sport e grandi eventi del Comune, la candidatura non è nata per caso: «Abbiamo costruito questa possibilità organizzando negli anni scorsi il torneo internazionale Pro Future. Quell’esperienza ci ha permesso di guadagnare la fiducia della CEB e della FIPAV. Essere scelti per ospitare l’Europeo Under-18 significa che Corigliano Rossano è ormai considerata affidabile a livello continentale».
Argentino sottolinea l’impatto simbolico: «È stata una vetrina importante per la Calabria. Le nostre spiagge sono diventate punto di riferimento per atleti, tecnici e delegazioni». Sul piano economico i benefici sono stati tangibili: circa 250-300 presenze tra atleti, allenatori e staff, concentrate a metà settembre, periodo normalmente di bassa stagione. «Abbiamo allungato l’estate. Schiavonea ha vissuto giorni di vitalità che non si erano mai visti in quel periodo». L’assessore guarda già avanti: «Dopo il Pro Future e l’Europeo Under-18 siamo pronti a nuove sfide. Ogni esperienza rafforza la nostra credibilità e ci apre a nuove candidature».
La voce di Pino De Patto: «Un’eredità che resta alla città»
Il direttore sportivo della Corigliano Volley, società coinvolta nell’organizzazione, racconta il dietro le quinte: «Abbiamo dovuto riorganizzare tutta la nostra struttura logistica e operativa. È stato un impegno enorme, ma tutto sta funzionando come previsto. Questo evento lascia un segno profondo nella società e nella città». De Patto insiste sull’impatto sociale: «Per i giovani è fondamentale vedere da vicino competizioni di questo livello. Oggi molti ragazzi vivono stili di vita poco sani, lo sport può aiutarli a ritrovare equilibrio fisico e mentale».
Secondo lui, la manifestazione ha anche un impatto reputazionale: «È il terzo anno consecutivo che ospitiamo eventi di alto livello, ma questo è il più grande. Chi è venuto qui da tutta Europa porterà con sé un’immagine positiva di Corigliano Rossano». L’evento si è svolto sotto la vigilanza delle forze dell’ordine, impegnate per garantire sicurezza anche per la presenza di formazioni israeliane. Una tromba d’aria ha messo a dura prova l’organizzazione, provocando danni alle tribune, subito ricostruite per permettere la prosecuzione dei match. Moderata ma costante la presenza di pubblico, che ha dato colore e calore alle giornate di gara, confermando la capacità della città di sostenere manifestazioni sportive di livello europeo. La vittoria della Grecia nel torneo femminile e quella della Germania nel maschile resteranno impresse nelle cronache, ma a vincere davvero è stata l’organizzazione locale, capace di trasformare un sogno in realtà. Per la FIPAV e per l’intero movimento giovanile italiano, questa esperienza rappresenta un punto di partenza e non di arrivo: un passo deciso verso un futuro in cui l’Italia possa diventare una delle capitali europee del beach volley.