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E’ andata avanti tutta la notte a Napoli e a Udine la festa per lo scudetto del Napoli. Centinaia di tifosi azzurri hanno stazionato ad oltranza davanti all’albergo Là di Moret di Udine, dove era alloggiata la squadra del Napoli per la seconda notte consecutiva. Adulti, giovani ma anche molti bambini sventolavano bandiere e ogni tanto intonavano cori per i loro beniamini, nonostante l’ora tarda. I giocatori sono usciti per qualche momento a ringraziarli e a fare qualche selfie insieme. Qualcuno ha acceso fumogeni in una atmosfera pacificamente festosa. Le forze dell’ordine non consentono comunque che la folla si avvicini troppo all’albergo, tenendola a distanza.
A Napoli invece una festa coinvolgente, in ogni quartiere della città fin oltre l’alba. Fuochi d’artificio, colori, cori e fumogeni hanno accompagnato la notte dello scudetto come quelli vinti nell’era Maradona. In tutta Italia, a dire il vero, si sono registrati caroselli di autovetture che sventolavano bandiere azzurre, a testimonianza di come il calcio riesca ad unire da nord a sud. Per non parlare di quanto avvenuto allo stadio Maradona con 70mila persone a seguire la partita sui maxischermi. In apertura di articolo il video di chi era ieri sera sugli spalti.
Si chiamava Vincenzo Costanzo, 26 anni, residente a Ponticelli, già noto alle forze dell’ordine l’uomo deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo essere stato ferito la scorsa notte – durante i festeggiamenti per lo scudetto del Napoli – in piazza Volturno.
Dopo la notizia del decesso, persone ritenute vicine alla vittima hanno danneggiato il pronto soccorso del Cardarelli. Nella stessa piazza dove è stato colpito Costanzo sono rimaste verosimilmente ferite altre tre persone.
Sono stati 203 gli accessi nei pronto soccorso di Napoli nella notte di festeggiamenti per la conquista matematica dello scudetto. Il dato è fornito dalla Asl Napoli 1 Centro. Dei 203 accessi, 22 sono stati in codice rosso, 75 in codice giallo, 68 in codice verde e 38 in codice bianco. Oltre al decesso per colpi di arma da fuoco, si sono registrati feriti alle mani per scoppio di petardo, lussazioni di spalle, frattura ai polsi e al setto nasale, ma anche attacchi di panico, crisi asmatiche per inalazione di fumogeni e, in un caso, un’overdose di cocaina.
Dopo le ore 3 sono stati registrati accessi per persone ubriache o sotto effetto di sostanza stupefacente. Tre poliziotti hanno fatto ricorso alle cure per ferite riportate in aggressioni, tutti in codice verde. L’attività sanitaria straordinaria messa in campo dalla Asl Napoli 1 Centro è stata dichiarata conclusa alle 4.20.
Due giovani, inoltre, di 18 e 20 anni a bordo di uno scooter, nel tentativo di fare inversione di marcia per allontanarsi da un blocco alla circolazione imposto dai carabinieri, hanno investito uno dei militari. Per il carabiniere cinque giorni di prognosi. Stessa prognosi per il centauro alla guida, risultato sprovvisto di patente e con veicolo privo di assicurazione. È stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.