Non è più tollerabile una situazione del genere dove nessuno spiega il perché ci siano delle enormi differenze tra i vaccini somministrati e quelli consegnati alla Regione Calabria e chiusi nei frigoriferi. Oltre 60 mila dosi risultano a disposizione della Regione ma inutilizzate. È evidente che tale situazione non può essere risolta solo commissariando il
“Daje Enrì, ripiamose sti cocci!!!”. Enrico Letta ha trovato uno striscione ad accoglierlo al circolo del Pd di Testaccio, che stamattina ha visitato con un passaggio breve e a sorpresa. Il prossimo segretario dem non aveva mai reciso il suo legame con il ‘suo’ Circolo, anche in questi anni in cui ha fatto spola con
Enrico Letta futuro segretario del Pd dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti? “Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48 ore per riflettere bene. E
E’ la Lega il primo partito in Italia, e il primo nel centrodestra, con il 24,5 (più 0,6) seguito, per quel che riguarda la coalizione, da FdI (17,3, meno 0,8), FI (7,2), altri di Cdx (1,3, più 0,3). Lo rivela un sondaggio di Enzo Risso realizzato per la Lega Salvini premier il 23 e 24
Se è vero che Nicola Zingaretti vuole dimettersi alla prossima assemblea Pd di marzo? “No, ci ho parlato un’ora fa e mi ha detto di no, che non è vero”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio. Cosa le ha detto il segretario di
“Ha ragione Bettini. Serve un congresso”. Lo dice Arturo Parisi all’Adnkronos quando gli viene chiesto se sia d’accordo con chi dice che è arrivato il momento di un congresso del Pd. Tra questi, Goffredo Bettini. Ma, puntualizza il Professore, “non condivido niente della analisi e della proposta che lo stratega Pd va svolgendo da mesi”.
“Con Renzi negli ultimi mesi ho parlato moltissimo, ci siamo confrontati su come rilanciare il Conte 2. Poi lui ha fatto una scelta, che è stata quella di abbattere quel modello politico, riprendersi la sua libertà. Non per una congiura, ma per un obiettivo politico e strategico di destrutturare quel modello politico. E questo fa
“Mi dispiace molto, ora immagino che ci sarà un bilanciamento con i viceministri e i sottosegretari nell’affidamento delle deleghe, ma è chiaro che è una grande ferita. Considerando che le forze che hanno dato vita al Pd sono quelle che tradizionalmente si sono battute per la parità, è chiaro che l’assenza di donne stride molto”.
Tre ministri dem ma nessuna donna nel governo di Mario Draghi. Un dato che agita la componente di centrosinistra. “Non ci sono più scuse”, scrive su Facebook Debora Serracchiani che si rivolge alle college di partito: “Nessuno spazio ci sarà dato per gentile concessione”. Insomma e non ci sono donne dem tra i ministri
“Buon lavoro al Governo Draghi che dovrà affrontare sfide complesse. Difficile però nascondere l’amarezza: nessuna ministra del Partito Democratico. La competenza delle donne e la giusta rappresentanza nelle istituzioni fanno bene al Paese. Preoccupa che il nostro partito non l’abbia ancora capito”. Così su Facebook Laura Boldrini, deputata del Pd. Fonte: AdnKronos
Al buio. Per giorni. E tante illazioni tra i parlamentari sulle presenze nella squadra Draghi. O meglio sulle assenze e le possibili conseguenze sugli equilibri interni al Pd. Tutto archiviato stasera con l’ufficialità della lista dei ministri. La delegazione dem è ben rappresentata, tutte le ‘anime’ del partito ci sono con due importanti riconferme e
In tutto sono 23 i ministri della squadra Draghi: 15 politici e 8 tecnici. Si conferma, come da indiscrezioni, il ‘mix’ nella composizione di governo in cui però la politica ha un peso notevole visto che doppia la quota dei tecnici. La delegazione più numerosa è quella dei 5 Stelle, partito che ha i gruppi
“Grazie al Presidente Mattarella e al Presidente Draghi. Cercherò di onorare al meglio la fiducia, lavorando perché la Cultura italiana sia il motore della ripartenza del Paese. Giusta scelta un ministero per il solo Turismo, così colpito dalla crisi. Buon lavoro a Massimo Garavaglia”. Così Dario Franceschini in un tweet poco dopo l’annuncio della nuova
Nicola Zingaretti ministro nel governo Draghi? “Perché no? Assolutamente, ce lo vedo”. Andrea Orlando, vicesegretario Pd, risponde così a Porta a Porta a chi gli chiede se vedrebbe il segretario dem nell’esecutivo. “Noi abbiamo detto una cosa molta chiara a Draghi: valuti lei le persone che possano aiutarla meglio. Noi non daremo nomi secchi ma
Governo Draghi, Leu disponibile all’interlocuzione, ma si riserva di decidere quando il quadro sarà più chiaro mentre auspica che resti l’alleanza con Pd e M5S. “Oggi ci siamo soffermati solo sulla parte del programma. Draghi ci ha detto e noi abbiamo detto che sarà tutto sottoposto a verifica. Ci riserviamo di fare le nostre scelte
“Salvini ha dato ragione al Partito Democratico. Non ci siamo spostati noi”. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, si esprime così sulla ‘svolta’ di Matteo Salvini: il leader della Lega ha aperto alla partecipazione del Carroccio al governo che il premier incaricato Mario Draghi sta formando. “Non c’è dubbio che sia una novità. Quando ho
“Non governo con Pd e 5 Stelle. È una promessa fatta a tutti gli italiani che ci sostengono e una regola che vale pure se il premier è Mario Draghi: del resto, da persona seria qual è, non ha cercato minimamente di convincermi. Si è messo all’ascolto. Atteggiamento garbato e apprezzabile: il punto, però, è
M5S spaccato sul nome di Draghi, ma Grillo chiede lealtà a Conte. Pd orientato a votare sì, mentre Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia non hanno scelto cosa fare.
“Il PD della Provincia di Cosenza così come il PD Nazionale è impegnato oggi a combattere il Covid e a produrre ogni sforzo utile per aiutare il territorio ad uscire dalla crisi economica generata dalla pandemia. In queste settimane molti nostri circoli della provincia sono stati impegnati in maniera encomiabile e commovente nella raccolta e