martedì,Settembre 17 2024

‘Ndrangheta, nuovo pentito a Cosenza: è coinvolto in un tentato omicidio?

Lo spettro di una condanna pesante, il peso sulla coscienza di aver commesso anche altri reati e altri motivi di carattere personale, hanno indotto un uomo noto della criminalità organizzata cosentina a “saltare il fosso” e passare con la giustizia. Nelle ultime ore è divenuto ufficiale ciò che circolava già da giorni: a Cosenza c’è

‘Ndrangheta, nuovo pentito a Cosenza: è coinvolto in un tentato omicidio?

Lo spettro di una condanna pesante, il peso sulla coscienza di aver commesso anche altri reati e altri motivi di carattere personale, hanno indotto un uomo noto della criminalità organizzata cosentina a “saltare il fosso” e passare con la giustizia. Nelle ultime ore è divenuto ufficiale ciò che circolava già da giorni: a Cosenza c’è un nuovo collaboratore di giustizia. 

Non è il primo né, probabilmente, sarà l’ultimo Francesco Noblea a decidere di smettere col crimine e di collaborare con i magistrati antimafia, questa volta con quelli della Dda di Catanzaro, ai quali racconterà sicuramente altre dinamiche del gruppo “Abbruzzese” per il quale vendeva la droga nel centro storico di Cosenza, come accertato dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Cosenza all’epoca dell’inchiesta “Job Center”. E in questo processo, che inizia oggi in Corte d’Appello a Catanzaro, ha subito una condanna a 10 anni e 8 mesi anni di carcere. 

Dietro a una scelta simile ci sono sempre più motivazioni, ma una di queste potrebbe essere legata al fatto di aver commesso un tentato omicidio, così come esposto ai magistrati antimafia e ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Cosenza dal pentito Daniele Lamanna, che indicava Francesco Noblea come uno degli esecutori del tentato omicidio di Pasquale Bruni. Come si evince da uno dei verbali resi dinanzi alla magistratura inquirente, la decisione di sparare fu presa da Maurizio Rango che, a dire di Lamanna, non avrebbe gradito il fatto che la vittima avesse sparlato di lui.

La nuova stagione dei pentimenti cosentini – da Ernesto Foggetti a Luca Pellicori – si è aperta nel 2014, anno in cui la Dda di Catanzaro e i magistrati antimafia hanno avuto la possibilità di verificare e riscontrare diversi reati gravi, tra tutti l’omicidio di Luca Bruni. Ma non solo, anche i rapporti tra mafia e politica come viene descritto dal Riesame di Catanzaro quando conferma le accuse dell’ex pm antimafia Pierpaolo Bruni ai politici di Castrolibero, Orlandino Greco e Aldo Figliuzzi. (Antonio Alizzi)

 

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