martedì,Gennaio 14 2025

Rende, De Rose: «Il nostro è un programma aperto al contributo di tutti»

Amministrative, presentata ieri sera all’Hotel Europa la coalizione “Open – Politica aperta”. Il candidato sindaco attacca gli amministratori del passato Incentivi, tecnologia, sport, sicurezza, commercio, trasparenza: queste le parole d’ordine che scorrono sullo schermo aprendo l’incontro in cui il candidato sindaco Massimiliano De Rose ha presentato la sua coalizione “Open – Politica aperta”, ieri sera

Rende, De Rose: «Il nostro è un programma aperto al contributo di tutti»

Amministrative, presentata ieri sera all’Hotel Europa la coalizione “Open – Politica aperta”. Il candidato sindaco attacca gli amministratori del passato

Incentivi, tecnologia, sport, sicurezza, commercio, trasparenza: queste le parole d’ordine che scorrono sullo schermo aprendo l’incontro in cui il candidato sindaco Massimiliano De Rose ha presentato la sua coalizione “Open – Politica aperta”, ieri sera all’hotel Europa a Rende.

Tre le liste per settantadue aspiranti consiglieri: Rende secondo te, Oltre, Massimiliano De Rose sindaco. In sala anche il consigliere regionale Mimmo Bevacqua con la sua “Zona Dem”. Sul palco si alternano volti e voci, rappresentanti e sostenitori delle liste della coalizione. Tra gli altri, Francesco Adamo, ex segretario del Pd di Rende, e Vittorio Toscano, ex assessore alla Cultura nella giunta Manna.

In ultimo, accolto dagli applausi della sala, prende la parola Massimiliano De Rose. «Open – Politica aperta – dice – non è solo uno slogan, è la risposta a un bisogno, al bisogno di avere luoghi di confronto e di dibattito, soprattutto partendo dai territori, per inseguire un obiettivo: che la politica somigli il più possibile ai territori che rappresenta».

Un programma «frutto di uno studio approfondito» che traccia il percorso di quella che dovrà essere la Rende di domani. Un programma aperto e “on the road”, spiega De Rose: «Andremo in giro nei quartieri, con un camper per andare noi dalla gente a spiegare questo programma ma anche per chiedere ai cittadini di darci il loro contributo. Di queste indicazioni noi faremo un’appendice che farà parte integrante del programma». Un programma «patrimonio di tutti», rispetto al quale, aggiunge, «prendiamo l’impegno di coinvolgere i cittadini a ogni passo».

«Il declino di Rende iniziato nel Duemila»

Si entra poi nel vivo delle tematiche, con un attacco diretto ai protagonisti del passato amministrativo della città, a partire da Principe. «Il declino di Rende – afferma De Rose – non è un fenomeno degli ultimi anni. Questa città ha esaurito la sua spinta propulsiva già all’inizio degli anni duemila». Tra le criticità le bonifiche all’area dell’ex Legnochimica e i problemi urbanistici, criticità che la politica tradizionale, «anche quella riformista», non avrebbe saputo affrontare a dovere, perdendo «lentamente il contatto con la gente».

«Manna? Un errore di valutazione»

Poi tocca a Manna. «Nel 2014 soffiava già un vento di cambiamento che la politica non ha intuito ed è arrivato un cambiamento qualunque». Cambiamento qualunque incarnato da Manna, che «vinse sulla promessa di un cambiamento», ma che alla fine si è rivelato essere “frutto di un errore di valutazione”.

«I problemi sono gli stessi di cinque anni fa», continua De Rose. A cui l’amministrazione Manna ne avrebbe aggiunto altri. Ai problemi ambientali e urbanistici si sarebbe affiancata, per esempio, una crisi del commercio. E poi i problemi del centro storico e la questione della città unica, «che viene tolta dalla naftalina quando c’è bisogno di distrarre la gente». Tematiche di fronte alle quali, afferma De Rose, «non si è capito se Manna fosse il sindaco di Rende o il vicesindaco di Cosenza».

L’invito agli elettori: «Votate con consapevolezza»

La risposta che Rende dovrebbe dare a queste criticità? Né un ritorno al passato né «lo specchio di quella che è stata la maggioranza di Manna», con riferimento a Talarico. «Noi non abbiamo mai governato fino a ora, abbiamo svolto il ruolo di minoranza con grande impegno e costanza. Abbiamo nel frattempo acquisito abbastanza competenza per formulare la nostra migliore proposta, che è l’invito che facciamo a tutta Rende di farsi coprotagonista del cambiamento. Non si vince nelle sale degli alberghi o dei teatri, si vince nelle urne e nelle urne è necessario arrivarci con un’idea precisa di chi si sceglie e di cosa si pretende che faccia«. Di qui l’invito finale agli elettori: «Non votate per parentela o conoscenza. Fate una scelta consapevole: valutate noi e gli altri, valutate di cosa Rende ha bisogno». (Mariassunta Veneziano)

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