martedì,Marzo 25 2025

Omicidio Taranto, la nota dei legali della famiglia: «Armonizzare le due sentenze»

Omicidio Taranto, la nota dei legali della famiglia: «Armonizzare le due sentenze». Ecco cosa scrivono gli avvocati delle parti civili. Con riferimento alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nel procedimento a carico di Mignolo Domenico, preme a queste difesa sottolineare che  la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Assise di Appello di Catanzaro è

Omicidio Taranto, la nota dei legali della famiglia: «Armonizzare le due sentenze»

Omicidio Taranto, la nota dei legali della famiglia: «Armonizzare le due sentenze». Ecco cosa scrivono gli avvocati delle parti civili.

Con riferimento alla sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nel procedimento a carico di Mignolo Domenico, preme a queste difesa sottolineare che  la sentenza di condanna emessa dalla Corte di Assise di Appello di Catanzaro è stata annullata per aver trascurato, illogicamente, il dato relativo al rinvenimento di 2 bossoli, calibro 38 special, nella piazza teatro della sparatoria.

La Suprema Corte, infatti, pur ritenendo pienamente attendibili le testimonianze rese da Taranto Silvio e dal collaboratore di giustizia Massaro Marco, ha rilevato un discostamento della ricostruzione della dinamica operata dalla Corte di Assise di Catanzaro rispetto al percorso seguito dal Giudice di primo grado.

Osserva, infatti, la Corte di Cassazione che «da un lato, la prima sentenza di merito aveva ritenuto provato che l’esplosione dei due colpi che avevano attinto Taranto e la facciata dell’edificio in abitava Bevilacqua fosse avvenuta dal balcone dell’abitazione di Mignolo; e, dall’altro lato, non aveva escluso che l’imputato, dopo avere sparato i due colpi, fosse sceso in strada e, quivi, una volta constatato che l’arma non era in grado di sparare ancora, avesse scaricato il tamburo del revolver».

Al contrario, la sentenza di secondo grado, diversamente dalla sentenza di primo grado, escludeva che Mignolo fosse sceso in strada, non spiegando per quale ragione i bossoli fossero stati rinvenuti nella piazza.

A causa, quindi, della lacuna motivazionale, la Suprema Corte, ha annullato con rinvio ad altra sezione della Corte di Assise di Appello, al fine di superare le contraddizioni ed armonizzare le sentenze di primo e secondo grado. (avvocati Angela D’Elia, Mariarosa Bugliari e Francesco Tomeo)

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