domenica,Ottobre 13 2024

Ecodistretto a San Marco Argentano, l'amministrazione si ribella

Ecodistretto a San Marco Argentano, l’amministrazione si ribella. La nota a firma del sindaco Virginia Mariotti e dell’assessore all’Ambiente Fenisia Di Cianni. San Marco Argentano non intende dare alcuna disponibilità ad ospitare l’ecodistretto provinciale. A dirlo in una nota sono il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti e l’assessore all’Ambiente, Fenisia Di Cianni. «Abbiamo

Ecodistretto a San Marco Argentano, l'amministrazione si ribella

Ecodistretto a San Marco Argentano, l’amministrazione si ribella. La nota a firma del sindaco Virginia Mariotti e dell’assessore all’Ambiente Fenisia Di Cianni.

San Marco Argentano non intende dare alcuna disponibilità ad ospitare l’ecodistretto provinciale. A dirlo in una nota sono il sindaco di San Marco Argentano, Virginia Mariotti e l’assessore all’Ambiente, Fenisia Di Cianni. «Abbiamo letto con grande stupore che nel corso dell’ultima riunione dell’Ato, svoltasi a Cosenza in data 16 luglio scorso, è stata avanzata la candidatura di un terreno di proprietà della Regione Calabria, sito in località Caselle del Comune di San Marco Argentano, quale sede per la localizzazione dell’ecodistretto a servizio dell’intero territorio provinciale». 

Nessun confronto sulla scelta del sito

«Abbiamo dovuto altresì registrare con sgomento che tale candidatura è stata avanzata nel corso di una seduta dell’assemblea, probabilmente l’unica, in cui, a causa di un disguido tecnico nella ricezione della posta elettronica, il Comune di San Marco Argentano risultava assente. Condanniamo tenuamente questo modus operandi ed evidenziamo che sulla questione non vi è stato alcun confronto con il territorio e con le istituzioni democraticamente elette dal popolo, nonostante l’Ente abbia partecipato al 99%, degli incontri, sia in Regione sia a Cosenza, all’assemblea dell’auto».

«Anzi, si è proprio verificato il contrario di quello che la stessa Regione raccomandava ai comuni quando li invitava a proporre eventuali candidature di siti idonei, chiedendo espressamente che si tenessero in considerazione fattori quali: la concertazione e la condivisione con i territori, l’assenza di vincoli inibitori e, soprattutto, la non distanza dai bacini di produzione». 

Territorio a vocazione agricola e turistica

E ancora: «Le principali vocazioni del territorio di San Marco Argentano, borgo del Guiscardo, sono l’agricoltura, il turismo e la cultura, vocazioni che l’Amministrazione comunale è impegnata da tempo a valorizzare e a promuovere. Non possiamo accettare né tollerare che nell’area di località Casella confluiscano tutti i rifiuti della Provincia, con rischi anche contrari di inquinamento, senza neppure conoscere il piano industriale».

«Il nostro territorio è già attanagliato da tanti problemi: un’area industriale dimenticata, un ospedale chiuso nell’anno 2010, la cui riconversione in Casa della Salute a oggi non si è ancora concretizzata, con il risultato che qui non sono minimamente garantiti i livelli essenziali di assistenza la vicinanza all’area di Triscioli, che solo nei mesi scorsi è stata finalmente bonificata, dopo oltre un ventennio di degrado e di noncuranza. Ci sorprende il tempismo con cui oggi viene scoperta la natura baricentrica di guasto territorio. Il fatto di aver solo pensato di inserire l’area in questione tra i siti candidati a ospitare l’ecodistretto, ci ha profondamente indignato» affermano Virginia Mariotti e Fenisia Di Cianni.

Il comune di San Marco Argentano pronto alla battaglia

E infine, scrive l’amministrazione comunale di San Marco Argentano «richiediamo un sopralluogo urgente con la presenza del Presidente dell’ATO Cosenza e dell’ing. Amato, e preannunciamo fin da ora che, nel caso in cui nell’assemblea di giorno 24 luglio prossimo non dovesse essere eliminata la candidatura del sito di San Marco Argentano, sarà attuata una manifestazione pubblica con il coinvolgimento della cittadinanza, aperta ai residenti dei comuni limitrofi che hanno già espresso sostegno e solidarietà a questa Amministrazione in relazione all’assoluta inadeguatezza del sito indicato».

Articoli correlati