Cosenza, si aggrava la posizione di un uomo accusato di aver violentato una minore
Si aggrava la posizione di Francesco Mazzei, accusato di aver violentato sessualmente una ragazzina di 14 anni davanti al suo amico, dopo che entrambi sarebbero stati sequestrati in uno scantinato della stazione ferroviaria Vaglio Lise di Cosenza. I fatti risalgono al mese di settembre del 2018, quando i carabinieri erano riusciti ad individuare l’imputato e
Si aggrava la posizione di Francesco Mazzei, accusato di aver violentato sessualmente una ragazzina di 14 anni davanti al suo amico, dopo che entrambi sarebbero stati sequestrati in uno scantinato della stazione ferroviaria Vaglio Lise di Cosenza. I fatti risalgono al mese di settembre del 2018, quando i carabinieri erano riusciti ad individuare l’imputato e arrestarlo, come richiesto dalla procura di Cosenza. Carabinieri, inoltre, allertati dalla telefonata del fidanzato di lei che, in quel momento, si trovava a Paola, mentre i due erano al telefono. Mazzei l’avrebbe portata giù, abusandone sessualmente. Oggi, però, la pubblica accusa ha preso una decisione molto importante rispetto al precedente assunto accusatorio. Infatti, il pm in udienza ha modificato il capo d’imputazione, poiché a seguito di quanto emerso dall’istruttoria dibattimentale, la situazione sarebbe ben più grave rispetto ai fatti narrati nel corso delle indagini preliminari.
Da atti sessuali con minore a violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima
Francesco Mazzei, dunque, deve rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima e di sequestro di persona nei confronti di entrambi i minori. Nelle scorse udienze, sono stati sentiti gli altri carabinieri intervenuti sul luogo del delitto e alcuni testimoni delle parti civili, rappresentate in udienza dagli avvocati Chiara Penna e Linda Boscaglia. Dal racconto delle persone sentite, sarebbe emerso che l’uomo avrebbe costretto la minore, a subire atti sessuali sotto minaccia di morte. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Pierpaolo Principato, ha chiesto un termine per discutere con un rinvio al prossimo 6 novembre.