venerdì,Aprile 25 2025

Ricandidatura Oliverio, Giudiceandrea sta dalla parte di Zingaretti

Alcuni articoli di stampa, in queste ore, hanno catturato la mia attenzione più del solito. Nel primo vengo citato direttamente, indicandomi come una di quelle personalità capaci di far ripartire l’azione del Partito democratico in Calabria e, più in particolare, nella provincia di Cosenza. Un onere ed un onore forse troppo importante per la mia

Ricandidatura Oliverio, Giudiceandrea sta dalla parte di Zingaretti

Alcuni articoli di stampa, in queste ore, hanno catturato la mia attenzione più del solito. Nel primo vengo citato direttamente, indicandomi come una di quelle personalità capaci di far ripartire l’azione del Partito democratico in Calabria e, più in particolare, nella provincia di Cosenza. Un onere ed un onore forse troppo importante per la mia persona. Chiariamoci: il mio impegno va e andrà sempre in questa direzione ma, allo stesso tempo, penso che ci siano tanti altri bravi amministratori e militanti, nei 150 Comuni della provincia di Cosenza, che devono, possono e vogliono impegnarsi per il rilancio e l’unità del Partito democratico e del centrosinistra e che non vengono citati.

Ricandidatura Oliverio, Pd diviso

Segretari di sezione, sindaci, amministratori locali giovani e meno giovani che negli ultimi anni si sono resi protagonisti del cambiamento sul loro territorio e che oggi sembrano non essere presi affatto in considerazione, quasi che il Pd “alternativo” sia ridotto alle poche persone citate nell’articolo. E così non è. La realtà ci parla di una parte della dirigenza Pd votata verso la ricandidatura di Oliverio senza se e senza ma, e di un’altra parte che invece questa ricandidatura non la vuole, ad ogni costo. In mezzo esiste il popolo degli iscritti e di quelli che hanno rinunciato a farlo, di coloro i quali continuano a fare amministrazione ed associazionismo a sinistra ma che vengono tenuti fuori dal processo decisionale perché forse più di chi è schierato a favore o contro, percepiscono il forte malumore che cresce verso chi lavora a dividere anziché unire.  

Dalla parte di Nicola Zingaretti

Proprio perché non può esistere un Partito democratico diviso in Italia così come in Calabria e nel cosentino, abbiamo bisogno di un rinnovamento dei metodi che la gente ci chiede a gran voce senza per questo rinnegare le cose buone fatte da chi ha amministrato fino ad oggi. Né rinnegare, né divisioni ma con uno sguardo votato al futuro senza pensare troppo a personalismi che fanno male al campo del centrosinistra e che ci allontanano dalla gente. Il mio obiettivo primario è e resta questo, ma per attuarlo non mi si vedrà fuori dall’alveo del Partito democratico, proprio ora che Zingaretti ha iniziato a tracciare una linea coerente di cambiamento nel rispetto delle idee e senza i trasformismi cui ci eravamo troppo abituati negli ultimi anni.

Il dissesto finanziario della città di Cosenza

Il secondo tema che ha catturato, più del solito, la mia attenzione e che è stato affrontato nelle scorse ore dalla stampa, è la situazione politica, e non solo, in cui versa la città di Cosenza. Città dove svolgo la mia professione di avvocato e che rappresento in consiglio regionale. Non è un mistero che la Corte dei Conti ha dichiarato il dissesto finanziario dell’ente. Una situazione grave che merita la dovuta attenzione da parte del centrosinistra collocato dentro e fuori Palazzo dei Bruzi. Sembra però che sulla città di Cosenza il Partito democratico abbia perso vigore, dimenticando il proprio ruolo nel creare una alternativa al centrodestra che oggi governa il Comune.

Consiglieri comunali del Pd lasciati soli

È innegabile come l’amministrazione Occhiuto abbia meritoriamente completato opere avviate dal sindaco Giacomo Mancini che mai prima erano state terminate ma, allo stesso tempo, non possiamo più chiudere gli occhi sulla mancanza di servizi, soprattutto sociali, che Cosenza sta attraversando. La città è piena di emergenze sociali: da quella sulla casa a quella della povertà. Sono questioni di cui si stanno occupando, da sole, realtà sociali impegnate fuori dalla cosiddetta politica tradizionale. Perché non esiste opposizione da parte del Partito democratico nei confronti di Mario Occhiuto candidato governatore della Calabria e nei confronti di Mario Occhiuto sindaco di Cosenza? I consiglieri comunali del centrosinistra a Palazzo dei Bruzi sono lasciati soli, come se al resto del Partito democratico non interessassero le questioni del Comune. Chiedo al Pd di rilanciare, in maniera unitaria, l’azione di contrasto nei confronti del centrodestra che governa (dimenticando i bisogni dei cittadini), la città. (Consigliere regionale e capogruppo Democratici e Progressisti*)

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