Guarascio allo scoperto: «La Serie B non può ripartire»
“La Serie B non può ripartire. Solo la Serie A, visti gli interessi economici in ballo, può a mio avviso ricominciare. Il valore di tutta la B è pari a quello di Cristiano Ronaldo…». Così il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio. Il numero uno del club rossoblù ha seguito in prima persona le riunioni di Lega e
“La Serie B non può ripartire. Solo la Serie A, visti gli interessi economici in ballo, può a mio avviso ricominciare. Il valore di tutta la B è pari a quello di Cristiano Ronaldo…». Così il presidente del Cosenza Eugenio Guarascio. Il numero uno del club rossoblù ha seguito in prima persona le riunioni di Lega e ascoltato il parere dei colleghi. Al pari degli altri, ha sottoscritto il documento con cui la Serie B chiede soldi al piano di sopra. Si reclama a gran voce, in sostanza, che la Serie A onori gli impegni presi.
«Far ripartire prima le attività produttive»
«Non contiamo molto sul piano economico e non abbiamo nemmeno le strutture – ha aggiunto Guarascio -. Alcune formazioni di B non hanno nemmeno lo stadio o quello che possiedono è inadeguato. Proprio per questo credo che non ci siano le condizioni per ricominciare a giocare. E poi bisognerebbe ascoltare il parere dei calciatori, che sono circa 600. Non penso che tutti siano d’accordo a rischiare la salute». Il patron rossoblù poi sorride dopo la frenata convinta registrata ieri nell’incontro tra le parti in causa. «Io sono dalla parte del Governo e del Ministro Spadafora. Adesso quello che conta è far ripartire innanzitutto le attività produttive, concentrandoci magari sullo sport in generale».
Guarascio su Occhiuzzi: «Non pensiamo alla cosa»
Nell’intervista al portale Seriebnews, Guarascio, dopo un passaggio sulla valenza sociale del calcio («non si può pensare solo al risultato economico), parla della questione tecnico. Ufficialmente il Cosenza non ha comunicato un nuovo allenatore, ma affidato la panchina a Roberto Occhiuzzi. Se sia o meno la scelta definitiva, ancora non c’è certezza. «In questo momento, non ci stiamo ponendo il problema» ha tagliato corto l’imprenditore lametino.