Rientri, 500 tamponi in tutta la provincia. «Quarantena anche per chi sarà negativo»
Trecento a Frascineto, una ventina al massimo a Tortora e un centinaio, o forse più, a Paola. La provincia di Cosenza, conta di chiudere la prima giornata di rientro, con un carico di quasi 500 tamponi effettuati nei punti presidiati dalle unità mobili disseminate sul territorio dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza. Una giornata
Trecento a Frascineto, una ventina al massimo a Tortora e un centinaio, o forse più, a Paola. La provincia di Cosenza, conta di chiudere la prima giornata di rientro, con un carico di quasi 500 tamponi effettuati nei punti presidiati dalle unità mobili disseminate sul territorio dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza.
Una giornata tranquilla, racconta il dottore Mario Marino, capo della task force Asp. Pochi i rifiuti tra i viaggiatori che hanno preferito l’isolamento senza appello, la maggior parte, invece, si è sottoposta volentieri al tampone. Conoscere i risultati sarà un po’ più complesso. Tutto dipenderà dai laboratori, solo tre in tutta la Calabria, che dovranno ora processare i test: al Mater Domini, ad esempio, le macchine possono elaborare al massimo 24/48 test in 3/4 ore.
«Non possiamo dare tempistiche – spiega Marino – ma una cosa deve essere assolutamente chiara: chiunque arrivi da fuori sarà sottoposto a quarantena, anche chi risulterà negativo al tampone». L’ordinanza regionale nel dettaglio infatti dice: “Si precisa che coloro che si sottoporranno al test, a seguito di comunicazione dell’esito negativo e valutazione da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asp di appartenenza, potranno interrompere l’isolamento domiciliare previsto dal punto 3 dell’ordinanza del Presidente delle Regione Calabria n. 38 del 30 Aprile 2020”. «Come Dipartimento di prevenzione, glielo posso anticipare, non daremo il via libera a nessuno. Le quarantena si completeranno in tutti casi, anche se i test saranno negativi. Magari il virus è stato contratto poco prima di partire e quindi non risulta ancora sensibile allo screening. Non possiamo permetterci di sbagliare».