Cosenza, la trappola è dietro l’angolo. Potere assoluto alla Figc su eventuali ricorsi
Senza girarci troppo intorno: il Cosenza rischia di subire una beffa clamorosa sulla questione ricorsi. Sì, perché l’articolo 211 quater del decreto legge “Rilancio” prevede che la Figc abbia un potere enorme in tema di contenziosi. Così (come non farlo?) la testa vola subito alle eventuali azioni se il campionato non dovesse riprendere. In sostanza non
Senza girarci troppo intorno: il Cosenza rischia di subire una beffa clamorosa sulla questione ricorsi. Sì, perché l’articolo 211 quater del decreto legge “Rilancio” prevede che la Figc abbia un potere enorme in tema di contenziosi. Così (come non farlo?) la testa vola subito alle eventuali azioni se il campionato non dovesse riprendere. In sostanza non ci saranno più i passaggi alla Giustizia federale, ma si andrà direttamente al Collegio di Garanzia del Coni. Sulle sentenze di tale corte, infine, ci si potrà appellare al Tar. Niente più udienze al Tribunale Federale e alla Corte d’Appello Federale. E’ come se si dessero per buone le decisioni assunte dalla Federazione.
Cosa prevede il decreto legge
Nel decreto legge esistono due punti cardine che blindano la Figc e che penalizzerebbero il Cosenza e chiunque voglia presentare dei ricorsi. «In considerazione dell’eccezionale situazione determinatasi – si legge – le federazioni sportive possono adottare, anche in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento sportivo, provvedimenti relativi all’annullamento, alla prosecuzione e alla conclusione delle competizioni e dei campionati». La parte saliente arriva a bomba. «Ivi compresa la definizione delle classifiche finali per la stagione sportiva 2019-2020. Nonché i conseguenti provvedimenti relativi all’organizzazione, alla composizione e alle modalità di svolgimento delle competizioni e dei campionati per la successiva stagione sportiva 2020-2021».
Un precedente contro il Cosenza
Sulla Gazzetta dello Sport l’avvocato Mattia Grassani cita un precedente, nefasto per il Cosenza quanto per Pisa e Martina Franca. Rievoca quando il d.l. 220/2003 «consentì alla Figc di ammettere la Florentia Viola in serie B, dopo avere disputato, nella stagione sportiva 2002-2003, il campionato di serie C2». Una ferita aperta, sanguinante e mai completamente rimarginata per il popolo dei Lupi. Il bis potrebbe essere davvero dietro l’angolo perché, se il decreto diventasse legge come pare, la Federazione avrebbe realmente il potere di indicare retrocesse e promosse. E la sua legittimazione sarebbe fortissima.