La contestazione è scattata. In giornata, è stata Cosenza a riempirsi di manifesti che invitano il presidente del Cosenza a lasciare la proprietà dei rossoblù. Poi è toccato alla provincia. “Guarascio Vattene” è lo slogan scelto. Una presa di posizione forte, arrivata una volta assorbita la tristezza per la retrocessione in C maturata lunedì a Lignano Sabbiadoro. Il 2-0 contro il Pordenone che ha condannato aritmeticamente i Lupi al ritorno nella terza serie nazionale ha portato la popolarità del patron, già molto bassa nel corso della stagione, ai minimi storici.

“Guarascio Vattene”, manifesti a Cosenza e provincia

Così, appena smaltita la delusione, la rabbia ha preso il sopravvento. Da questa mattina in città sono apparsi i manifesti con scritto «Guarascio Vattene», due semplici parole che sono diventate tangibile rappresentazione della protesta portata avanti dal gruppo Anni Ottanta, della Tribuna B e dai gruppi della provincia che prendono posto in quel settore. È la prima tappa delle proteste che si susseguiranno in città e in provincia.