Il gup del tribunale di Catanzaro Alfredo Ferraro, ha emesso la sentenza di primo grado nei confronti di tre imputati che aveva scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato, in quanto coinvolti nell’inchiesta “Overture“, coordinata dalla Dda di Catanzaro su due presunti gruppi criminali operanti nella città di Cosenza.

Il processo di primo grado si conclude con due condanne (17 anni a Sergio Raimondo e 6 anni a Emanuele Apuzzo) e un’assoluzione (Francesco Grupillo, difeso dall’avvocato Franz Caruso). L’indagine, diretta dall’ufficio di procura di Catanzaro, aveva svelato l’esistenza di due presunte associazioni: una dedita al narcotraffico e una di tipo di mafioso.

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Nel primo caso sarebbe stata organizzata e diretta da Alfonsino Falbo, imputato nel processo ordinario in corso di svolgimento a Cosenza, nel secondo da Gianfranco Sganga, ritenuto il capo della cosca di “San Vito“. Su quest’ultimo tema, però, in fase cautelare il tribunale del Riesame di Catanzaro, aveva escluso la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza relativamente al reato 416 bis (configurando invece l’aggravante del metodo mafioso circoscritto ai casi estorsivi), così come l’allora gip di Catanzaro, per la posizione di Raimondo, non aveva applicato alcuna misura cautelare per il capo d’imputazione riferito al narcotraffico. Le difese degli imputati condannati annunciano ricorso in appello una volta lette le motivazioni della sentenza.