Elezioni Acri, Feraudo scrive al prefetto: «La Giunta Capalbo viola la par condicio, in piazza e su Facebook»
Il consigliere di opposizione accusa gli Amministratori di maggioranza di partecipare (violando la norma) a manifestazioni con «lo scopo di avvantaggiare la loro parte politica nella competizione elettorale»
Mancano pochi giorni all’avvio ufficiale della campagna elettorale, entro le 12 di sabato 14 maggio, dovranno infatti essere presentate le liste e le candidature alle amministrative del prossimo 12 giugno.
Ad Acri il clima attorno alla corsa verso palazzo Gencarelli inizia a farsi incandescente e nelle ultime ore a lanciare un appello rivolto direttamente al Segretario comunale della cittadina silana e al Prefetto di Cosenza, è stato l’attuale consigliere di minoranza Maurizio Feraudo.
«In data 6 aprile 2022 sono stati convocati i comizi elettorali relativi alle elezioni amministrative del 12 giugno 2022 – scrive Feraudo-. L’articolo 9 della Legge n. 28 del 22 febbraio 2000 dispone che “dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le Amministrazioni Pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”»
Il consigliere comunale nella sua missiva sottolinea come «in base a tale divieto, le Amministrazioni devono astenersi non solo dalle manifestazioni che concretizzano propaganda elettorale in forma diretta, ma anche da tutti gli interventi che, avendo come finalità principale la promozione dell’immagine politica o dell’attività istituzionale dell’Ente, favoriscano una rappresentazione positiva di una determinata opzione elettorale»
Quella che Feraudo definisce come una «propaganda elettorale in forma mediata» dovrebbe essere evitata e dunque impedita al fine di «prevenire i rischi di interferenza e le distorsioni che la comunicazione degli Enti pubblici potrebbe indurre rispetto a una libera consultazione elettorale, oltre che di evitare che chi copre cariche pubbliche nel momento della scadenza del mandato utilizzi gli strumenti di cui dispone per avvantaggiare la propria parte politica, alterando il principio della par condicio»
Maurizio Feraudo poi lancia una denuncia nei confronti del sindaco di Acri Pino Capalbo e dell’intera Giunta che starebbero dunque violando la norma «promuovendo una serie di manifestazioni pubbliche, quali inaugurazioni di opere e quant’altro, le quali hanno l’evidente scopo di avvantaggiare la loro parte politica nella ormai imminente competizione elettorale, così alterando in maniera palese la par condicio tra i vari candidati».
Ad essere presa di mira dal consigliere Feraudo, che alla prossima tornata elettorale dovrebbe essere vicino alla causa dei Natale Zanfini è anche la pagina Facebook della Giunta dove «si registra una intensa attività di comunicazione finalizzata alla promozione a scopo elettorale delle manifestazioni promosse». Proprio su tale pagina, secondo Feraudo la «Giunta sta pubblicizzando una serie di iniziative che si dovrebbero tenere in data successiva alla presentazione delle candidature, nelle quali saranno protagonisti i componenti della giunta medesima, con ulteriore palese alterazione della par condicio in piena campagna elettorale».
Poi l’appello finale: «Si chiede espressamente al Segretario Comunale di Acri Cosimo Straface di porre in essere quanto di sua competenza per garantire la par condicio elettorale tra tutti i candidati in campo». E inoltre, rivolgendosi al prefetto, Feraudo chiede «di vigilare sul Segretario comunale di Acri affinché questi si renda garante della invocata Par condicio elettorale».