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Sulla questione del Planetario, lanciata qui qualche settimana fa (ecco il link) e che ha suscitato dibattito e movimento intorno a un’opera oggi lasciata alle ortiche, interviene su Facebook l’ex sindaco Mario Occhiuto «Il Planetario – scrive – è stato realizzato con grandi sforzi (e con grandissima determinazione) ed è andato benissimo in funzione grazie ad un immediato accordo di partnership con l’Unical. Durante il periodo Covid inoltre, proprio per evitare perdite di tempo alla ripresa, avevamo espletato la gara per la gestione e anche ottenuto un finanziamento per la messa in funzione immediata. Adesso vedo che è tutto fermo e che non si effettua neanche la manutenzione ordinaria».
La gara in freezer
Di quest’ultima gara, citata da Occhiuto, ne avevamo parlato proprio ieri (qui il link), ricordando come dopo l’inaugurazione sontuosa, costata quasi 50mila euro di cui 46mila in fuochi d’artificio, la gara indetta in pieno periodo Covid abbia portato a un nulla di fatto. Il bando fu effettivamente pubblicato e le ditte, passata la prima fase, furono invitate a presentare la migliore offerta. Seguì la decisione della commissione, l’affidamento e il blocco. «Causa pandemia» ci ha detto ieri il responsabile del procedimento, l’architetto Giuseppe Bruno, (ma il bando fu pubblicato in piena pandemia quindi il leggerissimo sospetto che potesse esserci qualche problema era più che legittimo e non si comprende la ratio di questa procedura che si sarebbe, giocoforza, fermata).
In attesa di tempi migliori si potevano effettuare i lavori previsti nell’avviso (che contiene una lista lunga e articolata di migliorie da effettuare), oppure si doveva annullare tutto e rinviare a tempi migliori (una delle ditte vista la situazione si era ritirata subito), oppure (ancora) si poteva provvedere almeno alla manutenzione che da più di un anno non esiste da quelle parti. Allo stato non c’è nemmeno un sito internet della struttura che poteva diventare un luogo virtuale di lezioni e visite (sempre alla luce dell’emergenza Covid). L’anno scorso, in occasione di una sporadica iniziativa nel mese di luglio, l’erba intorno al Planetario aveva già iniziato a crescere alta e un pianeta era caduto nell’indifferenza generale. Intanto, dalle parti del Comune di Cosenza, il sindaco Franz Caruso vuole vederci chiaro e ha richiesto tutta la documentazione che riguarda proprio la gestione del Planetario e la famosa gara.