venerdì,Maggio 17 2024

Ius Soli, avviato dal Comune di Cosenza l’iter per inserirne il riferimento nello Statuto – VIDEO

Il Consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi ha approvato a maggioranza la mozione presentata da Chiara Penna, presidente della commissione Istruzione e Legalità, dal consigliere Francesco Turco e dal capogruppo PD Francesco Alimena. Fratelli d'Italia ha abbandonato l'aula prima del voto

Ius Soli, avviato dal Comune di Cosenza  l’iter per inserirne il riferimento nello Statuto – VIDEO

Il Comune di Cosenza ha approvato all’unanimità, con tanto di applauso celebrativo, la delibera che prevede l’impegno del Consiglio «affinché nello Statuto venga introdotto il riferimento al principio della “Ius Soli”». Nel testo presentato da Chiara Penna, Francesco Turco e Francesco Alimena si fa riferimento all’impegno «ad istituire in tal senso la cittadinanza onoraria del comune di Cosenza e ad impegnare il Sindaco a la Giunta affinché vengano promosse azioni di sensibilizzazione sul tema della cittadinanza».

I tre consiglieri di Fratelli d’Italia che hanno partecipato al dibattito hanno abbandonato l’aula al momento del voto, assenti gli altri esponenti di minoranza. Spadafora, D’Ippolito e Lucanto avevano anche presentato undici emendamenti che non sono stati discussi. Il gruppo Bianca Rende Sindaco e di De Cicco hanno votato a favore.

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Cosenza diventerà, con la conclusione dell’iter che passerà nelle commissioni, la seconda città italiana dopo Bologna a dotarsi di tale riferimento statutario. La mozione era stata presentata dai due consiglieri del gruppo Franz Caruso Sindaco lo scorso quattro marzo. Nel testo si faceva riferimento all’istituzione della cittadinanza onoraria da conferire ai minori nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all’estero ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o di formazione italiano.

«A loro due – ha detto il primo cittadino – dico grazie di cuore perché hanno dato la possibilità a questo Consiglio Comunale di palesare tutte le sue qualità. Abbiamo dimostrato di essere una palestra che forma uomini e donne liberi, spero anche la rappresentanza parlamentare di domani. Sono orgoglioso di quello che si è detto e ringrazio anche Virginia Milano che ha dato il parere di legittimità. Il nostro statuto è burocratico, senza anima. Noi vogliamo che ne abbia una, riformista, progressista e libertaria».

Il sindaco ha evidenziato anche che «andando in questa direzione, daremo alla città la giusta dignità. Ci ispira un comune come Bologna, che a dire il vero abbiamo anticipato con la riconoscenza onoraria conferita a Patrick Zaki. Inoltre la mozione discussa oggi è datata 3 marzo, prima che la Dotta la votasse. I bambini a cui facciamo riferimento sono come noi, vivono come noi: questa battaglia parte dall’Atene di Calabria e si rivolge al Parlamento. Parliamo di politica: a Cosenza non possono esserci differenza, altrimenti si marca qualcosa di discriminante. Approviamo questa mozione distinguendoci da chi vuole imporre la cittadinanza con violenza, guerra e annessione di popoli. Noi – ha chiuso il suo intervento –siamo per la difesa della libertà, della pace e dell’autonomia». Ecco l’intervista.

L’intervento di Chiara Penna

Ad aprire il dibattito era stata Chiara Penna, presidente della commissione Istruzione e Legalità. «Il vespaio attorno al conferimento della cittadinanza onoraria di Cosenza, con riferimento simbolico al principio dello Ius Soli, è dimostrazione di due cose. Mi riferisco – ha detto – alla completa ignoranza degli istituti da parte di chi paventa una presunta illegittimità oppure è un travestimento dietro al quale si nasconde l’idea che i bambini stranieri che sono nati e vivono stabilente in Italia e a Cosenza non abbiano gli stessi diritti dei bambini cosentini venuti al mondo da genitori cosentini. Basta essere chiari. Sono principi che una amministrazione progressista ed attenta ai mutamenti sociali non può condividere in alcun modo».

«Io sono stata votata solo ed esclusivamente per quello che penso e per le mie competenze – ha detto riferendosi al consigliere D’Ippolito -. Presidiare i diritti, soprattutto in questo momento storico, è nel mio dna. E chi collega l’immigrazione alla criminalità diffondendo paura è completamente ignorante dei fenomeni di devianza sociale. Semmai è il contrario: integrare gli immigrati di seconda generazione è l’unico modo per migliorare la sicurezza perché sono quelli più vulnerabili ed a rischio etichette. Il diritto risponde alle esigenze sociali e sono gli enti locali a dover prendere atto di questo. Cosenza non resta ancorata a tesi di patriottismo ottocentesco sganciato dalla realtà. Si lavora per integrare lo statuto in modo propositivo, per ampliare i diritti così che la nostra città sia all’avanguardia. Non scopiazziamo nessuno, ma rivendichiamo il nostro essere progressista». Ecco l’intervista.

Turco: «Lo Ius Soli a Cosenza è atto di inclusione»

Francesco Turco si è sintonizzato sulle stesse lunghezze d’onda. Ha ricordato i punti programmatici realizzati dalla squadra di governo ed è venuto al dunque. «Oggi – ha tagliato corto – compiamo un passo importante al pari di Bologna. E’ un atto legittimo, come evidenziato dal segretario generale Virginia Milano. Ringrazio Penna per la determinazione, la passione e l’impegno profuso per questo atto simbolico. E’ però intriso di inclusione, tolleranza, solidarietà ed uguaglianza che quando attecchiscono fanno grande una nazione e un popolo».