Arresti a Cosenza, gli interessi nella pubblicità di Patitucci: ecco cosa dicono i pentiti
Per la Dda Patrizio Chiappetta, titolare della "Ego pubblicità", è un prestanome del boss (è anche il nipote). Ne parlano due collaboratori di giustizia: Adolfo Foggetti e Roberto Violetta Calabrese
Tra le presunte attività fittizie del capo della confederazione mafiosa di Cosenza, Francesco Patitucci, ci sarebbe anche il settore della pubblicità. Emerge dalle carte dell’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro, diretta dal procuratore capo Nicola Gratteri, relativamente alla posizione di Patrizio Chiappetta, nipote di Patitucci, titolare della “Ego Pubblicità” (il 99% delle quote è di Patrizio Chiappetta per un valore di 49.500 euro e l’1% intestato alla madre per un valore di 500 euro), società attiva anche a Cosenza.
Chiappetta inoltre viene tirato in mezzo anche dai collaboratori di giustizia. Ne parlava di lui Adolfo Foggetti in un interrogatorio del 2015: «Relativamente alle società gestite da Francesco Patitucci per interposta persona posso riferire che Patrizio Chiappetta possiede svariate attività commerciali di cui non ricordo i nomi ma che sono tutte riconducibili a Francesco Patitucci». Il boss, secondo quanto apprendono gli investigatori, fu assunto dopo la sua scarcerazione, per la detenzione di una pistola rinvenuta nella sua auto dai carabinieri tra Cosenza e Rende, proprio dalla “Ego Pubblicità” il 4 dicembre 2019 fino al nuovo arresto (19 aprile 2021) avvenuto per la condanna all’ergastolo in primo grado nel processo per il duplice omicidio “Lenti-Gigliotti”.
Un altro pentito, Roberto Violetta Calabrese, nell’anno 2015 spiega che «in assenza di Patitucci il denaro provento delle estorsioni veniva raccolto da Rosanna Garofalo e da Giuseppe De Cicco. A fare le veci in assenza di Patitucci erano i suoi nipoti». E nomina proprio Patrizio Chiappetta.
Gli investigatori tuttavia riportano anche le annotazioni di servizio riguardo la presenza di Patrizio Chiappetta in una serie di controlli effettuati nel tempo, come quando lo stesso veniva controllato dalla polizia stradale di Caserta Nord unitamente a Rosanna Garofalo e al figlio di lei, mentre Patitucci era recluso in carcere a Viterbo.
Nel 2008 infine Chiappetta era stato controllato insieme allo stesso Patitucci, in compagnia di Mario “Renato” Piromallo, Salvatore Ariello, Giuseppe De Cicco, Gianfranco Bruni, Walter Gianluca Marsico, Antonio Intrieri e altri due soggetti.