venerdì,Marzo 29 2024

Omicidio-suicidio a Scalea, Antonio e Ilaria si erano lasciati da pochi mesi: lei uccisa con sette proiettili

L'uomo, che poi si è tolto la vita, non aveva accettato la fine della loro relazione. Continue le liti. Lasciano una bimba di due anni e mezzo

Omicidio-suicidio a Scalea, Antonio e Ilaria si erano lasciati da pochi mesi: lei uccisa con sette proiettili

Un ultimo appuntamento, o forse un inseguimento fino a casa. Il tragico epilogo di un ultimo incontro tra Ilaria Sollazzo, 31, e Antonio Russo, di 25, ha ancora molti punti oscuri che ora gli inquirenti dovranno provare a ricostruire.

Ilaria uccisa con sette proiettili

A sparare tutti colpi, racconta una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato lui, ex compagno della vittima, professione vigilante, che non aveva mandato giù la separazione da Ilaria, avvenuta circa due mesi fa. L’ha finita con sette proiettili, al culmine di una lite, e poi, in preda alla disperazione, ha rivolto l’arma contro sé stesso e ha messo fine pure alla sua esistenza. A pochi metri da loro, in una villetta di via Borsellino a Scalea, la loro figlioletta di due anni e mezzo dormiva ignara di come il destino beffardo stava per abbattersi sulla sua breve vita.

La separazione

Lei, figlia di un albergatore del posto, lui, fondatore insieme al padre di una agenzia di servizi di vigilanza, per anni erano stati una famiglia e dalla loro unione era nata una bimba. Poi, qualche mese fa, lei aveva deciso di troncare la storia e rimanere sola con la piccola nella villetta di via Borsellino. Lui non riusciva a rassegnarsi ed erano cominciate le liti.

La tragedia

Stanotte, poi, i due si sono ritrovati a pochi metri da casa di lei. Lui è arrivato nella sua Audi nera, lei, invece, era a bordo della sua Lancia Ypsilon bianca. Poi, da quanto trapelato, lui si sarebbe introdotto nella vettura della ex compagna e avrebbe cominciato a urlare, chiedendo spiegazioni. L’alterco è degenerato. Lui avrebbe sparato a bruciapelo sette colpi di pistola, alcuni forse attraverso il parabrezza andato in frantumi, lasciando la madre di sua figlia agonizzante. Davanti al fatto compiuto, lui avrebbe puntato l’arma contro sé stesso, all’altezza delle tempie, e avrebbe premuto il grilletto un’ultima volta. La tragedia si è consumata nel giro di pochi secondi.

I corpi senza vita

Quando il fatto è stato scoperto, erano già passati lunghi minuti. Immediatamente, i militari della compagnia dei Carabinieri di Scalea, coadiuvati della polizia locale, hanno recintato la zona per consentire i rilievi di rito. Dopo l’apertura delle indagini, disposta dalla procura di Paola, il magistrato di turno ha autorizzato il trasporto delle salme all’ospedale di Cetraro e ordinato che sui corpi venga eseguita l’autopsia.

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