giovedì,Marzo 28 2024

Inchiesta di Rende, Massimino Aceto si difende: «Mai ricevuto favori da Manna»

L'imprenditore per oltre un'ora ha risposto alla domande del gip di Cosenza, chiarendo la sua posizione circa i rapporti con l'amministrazione rendese

Inchiesta di Rende, Massimino Aceto si difende: «Mai ricevuto favori da Manna»

Da Marcello Manna a Massimino Aceto. Giornata impegnativa, quella del 15 novembre 2022, per il gip del tribunale di Cosenza Piero Santese in merito agli interrogatori di garanzia svolti per l’inchiesta della procura di Cosenza sul Comune di Rende.

Dopo il sindaco sospeso, il giudice cautelare di primo grado ha “torchiato” l’imprenditore cosentino Massimino Aceto per oltre un’ora al quale ha chiesto di dare una risposta convincente, preso atto della volontà dell’indagato di non avvalersi della facoltà di non rispondere, alle contestazioni mosse dai pubblici ministeri Margherita Saccà e Giuseppe Visconti, i due magistrati che hanno coordinato le indagini della Guardia di Finanza e dei carabinieri, d’intesa con il procuratore Mario Spagnuolo.

Leggi anche ⬇️

L’indagato, difeso dall’avvocato Gianluca Garritano, avrebbe dichiarato di non aver mai ricevuto alcun favore da parte dell’amministrazione comunale di Rende, e sul noleggio dei trattori avrebbe evidenziato che in realtà nel prezzo erano calcolati anche i bracci che, conti alla mano, costerebbero (a suo dire) più dei trattori stessi.

Circa i rapporti con il sindaco sospeso di Rende Marcello Manna, l’imprenditore Massimino Aceto (attualmente ai domiciliari) avrebbe spiegato che la società di cui si parla nell’ordinanza di custodia cautelare sarebbe stata avviata nel 2006, ma dal 2009 in poi sarebbe rimasta inattiva, con l’uscita di Manna dalla compagine societaria prima che quest’ultimo diventasse primo cittadino rendese.

Articoli correlati