venerdì,Marzo 29 2024

Inchiesta di Rende, confermato il divieto di dimora per Manna. Ma cade la corruzione

I giudici cautelari di secondo grado hanno annullato soltanto uno dei dei capi d'imputazione contestati dalla procura di Cosenza al sindaco sospeso

Inchiesta di Rende, confermato il divieto di dimora per Manna. Ma cade la corruzione

Il tribunale del Riesame di Catanzaro si è pronunciato sui ricorsi presentati dalla procura di Cosenza e da Marcello Manna, relativamente all’inchiesta sul comune di Rende. I giudici cautelari di secondo grado hanno confermato l’ordinanza del gip Piero Santese in riferimento all’ipotesi di reato di turbativa d’asta, mentre hanno annullato il capo imputativo della presunta corruzione in concorso con l’imprenditore cosentino Massimino Aceto.

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All’esito della Camera di Consiglio, i giudici del Tdl di Catanzaro hanno quindi confermato la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Rende per Marcello Manna, rigettando tuttavia la richiesta di aggravamento della misura avanzata dalla procura di Cosenza. Manna, una volta depositate le motivazioni, presenterà ricorso in Cassazione.

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