PRESSING | La droga invade Cosenza e Rende. Si spaccia in ogni angolo di strada
L'ultima inchiesta della Procura conferma i filoni investigativi precedenti come "Factotum", "Mater" e "Alarico". Si continua a lavorare sulla prevenzione e repressione di questi fenomeni criminali
Cosenza invasa dalla droga. L’ultima operazione “Pressing” della procura di Cosenza, condotta dagli agenti della Squadra Mobile, diretta dal vicequestore Angelo Paduano, conferma i filoni investigativi già trattati negli anni precedenti. Un filo conduttore che prosegue a distanza di anni con le stesse dinamiche o quasi dopo aver portato a compimento inchieste come “Factotum”, “Mater”, “Alarico” e tante altre.
Esistono i gruppi che controllano il mercato della droga ed esistono i pusher che la vendono. Funziona così. I venditori di sostanze stupefacenti non si fanno problemi. Spacciano mentre sono ai domiciliari o in giro per la città trovando un luogo non visibile per accrescere i proventi illeciti.
Oggi la procura di Cosenza ha completato una prima parte di un lavoro che non si ferma qui. I magistrati coordinati dal procuratore Spagnuolo non intendono lasciare nulla di intentato e sul fronte della prevenzione e repressione del fenomeno criminale in esame vogliono andare a fondo.
Dello stesso avviso la Questura di Cosenza che, con l’avvento del Questore Michele Spina, ha dato un’impronta precisa alla sua azione, controllando le zone più sensibili della città al fine di prevenire o eventualmente reprimere episodi di spaccio di droga ma anche altri reati. La droga scorre a fiumi tra Cosenza, Rende e i comuni limitrofi. E questo non è un aspetto positivo.