venerdì,Marzo 29 2024

Turboli: «Una talpa rivelò a Roberto Porcaro il blitz di “Testa di Serpente”»

Il pentito racconta alla Dda di Catanzaro cosa gli avrebbe detto il presunto boss di Cosenza prima dell'operazione antimafia del dicembre 2019

Turboli: «Una talpa rivelò a Roberto Porcaro il blitz di “Testa di Serpente”»

Negli atti dell’inchiesta di “Testa di Serpente” c’erano elementi che facevano già suppore all’epoca che la Dda di Catanzaro continuasse ad indagare sulla presunta confederazione mafiosa cosentina. In quel procedimento infatti veniva contestata l’aggravante senza che vi fosse una vera contestazione di 416 bis “unitario”, arrivata poi nel 2022. Ma di “Testa di Serpente” sappiamo praticamente tutto, tranne un particolare. E lo riferisce il collaboratore di giustizia Danilo Turboli.

Leggi anche ⬇️

Ai magistrati della Dda di Catanzaro svela un retroscena ancora su Roberto Porcaro che potrebbe portare eventualmente ad altri scenari investigativi. Ma ad oggi è davvero prematuro parlarne. Turboli, in questo caso, fornisce un elemento inquietante. «Ricordo che una settimana – dieci giorni prima della data programmata dagli inquirenti per l’esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa nell’ambito dell’operazione “Testa di Serpente“, Roberto Porcaro mi disse che un poliziotto gli aveva comunicato la data esatta in cui il blitz era stato programmato e perciò in quella giornata, che era domenica, sarebbe stato oppurtuno non farci trovare in casa. L’operazione non ci fu e Porcaro mi riferì che probabilmente, sarebbe stata eseguita dopo Natale, invece fu effettivamente eseguita, in data 13 dicembre 2019».

Articoli correlati