Ianni (Cgil): «Preoccupati dall’Amaco e dal ribasso di Ecologia Oggi. Cooperative vicenda spinosa»
Il segretario provinciale della Cgil di Cosenza affronta i temi caldi dell'area urbana non tralasciando la questione Rende: «Sul trasporto pubblico c'è poca chiarezza, sul bando di Igiene Ambientale servono rassicurazioni per le maestranze»
Massimiliano Ianni è da quattro mesi il volto provinciale della Cgil di Cosenza. Eletto segretario della Camera del Lavoro bruzia ha completato di recente la sua segreteria. I temi che ha evidenziato in blu sulla propria agenda riguardano in primis il precariato, ritenuto un «problema atavico così come la sicurezza sul lavoro».
«Teniamo molto alla rigenerazione degli enti locali con la formazione del personale. Ma – spiega – dovrebbe partire un piano assunzionale in ottica spesa comunitaria e Pnrr. L’assenza di forza lavoro in tal senso è evidente, specialmente negli organi periferici dello Stato. Tutto ciò va a discapito dell’efficienza dei comuni perché non intercettano i fondi». Nell’intervista che ha concesso al nostro network tocca diversi punti, tra cui quello legato al bando Rifiuti vinto da Ecologia Oggi e a quello sulle Cooperative.
Ianni, partiamo da lontano. Il segretario nazionale Landini dice che il Governo porterà al collasso la classe lavoratrice. È sulla sua stessa lunghezza d’onda?
«Sì, è un pensiero condiviso a tutte le latitudini. L’azione politica ed economica di Meloni temo non lasci presagire niente di buono».
È un discorso che si sente di allargare anche alla Regione dove sventolano le stesse bandiere di Roma?
«No, facciamo un distinguo e ci riserviamo di esprimere un giudizio più in là. Ma su Sanità, Pnrr e Autonomia differenziata ci sentiamo di essere fortemente critici con Occhiuto».
Martedì la Cgil di Cosenza ha chiesto a Palazzo dei Bruzi un protocollo di legalità e di tracciabilità delle risorse sugli interventi previsti nelle periferie. Perché si è resa necessaria questa richiesta pubblica?
«Non è che non ci sentiamo tutelati, ma nell’ultimo periodo abbiamo notato che il Comune invita poco le parti sociali al dialogo. Invece Cgil, Cisl e Uil possono dare il loro contributo su come ottenere i finanziamenti del Pnrr».
Chiederete al sindaco Caruso o all’assessore al ramo un’interlocuzione sul bando delle cooperative considerato che all’orizzonte è possibile un ridimensionamento?
«Non soltanto sulle cooperative. Ma anche sull’Igiene Ambientale. Ecologia Oggi ha vinto il bando con un ribasso fortissimo e vorremmo capire se avrà ripercussioni sulle maestranze. Tornando alle cooperative, rappresentano un caso spinoso da sempre e seguiremo passo dopo passo l’evolversi della vicenda».
Sta seguendo invece i postumi del turnover dei dirigenti? Alcuni si sono messi in congedo.
«Sì, la stiamo seguendo e se ne sta occupando la nostra Funzione Pubblica».
Guardando a Rende, qual è la posizione di Ianni e della Cgil sulle vicende legate all’amministrazione Manna?
«Chiarisco subito che non siamo contro Manna e la sua squadra di governo, ma abbiamo partecipato ad una manifestazione per la legalità e la trasparenza. La nostra linea è quella. A Rende, territorio centrale dove sorge l’Unical, sono successe cose molto preoccupanti e se devo essere sincero auspico un cambio di direzione sebbene non spetti a me dirlo».
A proposito di Unical, oggi parteciperete ad un incontro sullo spopolamento delle aree interne.
«Sì, parleremo della crisi demografica in atto. Il fatto che vengano meno presidi medici e presidi socio-assistenziali basilari, mette in ginocchio aree lontane dalle città. Su questo riteniamo che serva superare il blocco delle assunzioni per i futuri programmi di forestazione. Usiamo la produttività dei boschi per combattere lo spopolamento agendo sulla prevenzione del suolo, sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e degli incendi».
Sulla Sanità siamo sempre all’anno zero?
«La pandemia ha amplificato i problemi del sistema sanitario nazionale. All’Annunziata mancano centinaia di addetti e non si vedono risposte all’orizzonte. Parliamo con la direzione ospedaliera e con l’Asp, ma non si arriva al dunque».
Ha avuto modo di interloquire con il nuovo Vescovo Giovanni Checchinato? A San Severo ha dedicato grande attenzione ai giovani.
«Ancora non ho avuto il piacere di incontrarlo, ma conosco le tematiche che ha affrontato in Puglia: sono le stesse che stanno a cuore alla Cgil. Tutto ruota attorno al lavoro: se ai ragazzi lo Stato offre uno sbocco lavorativo vero, le possibilità che prendano strade sbagliate sarebbero più basse. Anche su questo ha ragione Landini».
Cosa dice?
«Che talvolta si è poveri anche lavorando, figurarsi chi il lavoro non ce l’ha. Svimez, Banca Italia e Istat hanno certificato che la Calabria e la provincia di Cosenza vivono una condizione drammatica sul versante occupazionale. La Cgil è seriamente preoccupata dall’impoverimento progressivo della popolazione, incluse quelle classi sociali che non avevano di questi problemi fino a poco tempo fa».
Ianni, sembra di capire che ritiene fondamentale mantenere il Reddito di Cittadinanza.
«Assolutamente, anche perché è in corso un attacco indiscriminato ad una misura assistenziale indispensabile, utile anche per contrastare lo sfruttamento nel lavoro. Il RdC, anziché abolito, andrebbe coniugato con un’azione che garantisca un salario minimo legale e la piena applicazione del CCNL. Ecco i Contratti Nazionali del Lavoro possono diventare i baluardi dell’Italia contro la secessione che genererebbe l’applicazione del ddl Calderoli».
Chiudiamo con le vertenze in atto. Quale la preoccupa maggiormente?
«Quella relativa all’Amaco. Si capisce molto poco e aspettiamo il pronunciamento del Tribunale. Onestamente c’è poca trasparenza».