Città unica Cosenza, Rende e Castrolibero | Caruso: «Non siamo attaccati alle poltrone» – VIDEO
L'ex candidato a sindaco è sulla stessa lunghezza d'onda dei suoi colleghi di partito in Regione: «Questo matrimonio s’ha da fare. I cittadini hanno solo da guadagnarci»
L’argomento caldo nell’area urbana bruzia è la città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero. Dopo che gli otto consiglieri regionali di centrodestra cosentini hanno depositato la proposta di legge sulla fusione, la discussione si è incanalata sui binari degli opposti schieramenti. Il centrosinistra, di conseguenza, è contrario. Resta un ibrido la posizione di Azione: al fianco di Roberto Occhiuto alla Cittadella, fedele a Franz Caruso a Palazzo dei Bruzi.
Nessun dubbio, invece, sui banchi della minoranza. Francesco Caruso rilancia il tema e in un’intervista al nostro network e viaggia sulla stessa lunghezza d’onda dei colleghi di partito in Regione. Ma soprattutto alla stessa velocità. «Condividiamo l’iniziativa legislativa volta alla costituzione della città unica tra Cosenza Rende e Castrolibero – spiega -. Parafrasando Manzoni, possiamo dire che questo matrimonio s’ha da fare».
L’ex candidato a sindaco entra quindi nel dettaglio: «Sono maturi i tempi, è una necessità ineludibile e va effattuata per il bene dei cittadini che è l’unica cosa a cui si dovrebbe pensare». Francesco Caruso quindi lancia una frecciata agli esponenti di maggioranza sulla data del primo febbraio 2025. Secondo la proposta di legge depositata da Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Santo Molinaro, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Gianluca Gallo sarebbe il giorno in cui i tre centri di governo cesserebbero di esistere.
«Le date sono determinate dai tempi procedurali – conclude Francesco Caruso -. Noi non siamo attaccati alle poltrone, non ragioniamo come qualcuno fa in termini di opportunismo e in termini di rendita di posizione o di prospettiva. Ragioniamo solo per il bene dei cittadini. La fusione che porterà alla città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero, già conurbate tra loro, produrrà sviluppo, vantaggi sui servizi e gestione di finanziamenti. Tutti termini che garantiranno prosperità all’intera area».